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CorSport – “Addio a Zamparini, sconfitto dal dolore”

Così come gli altri quotidiani sportivi, anche il Corriere dello Sport dedica una pagina intera a Maurizio Zamparini: a colui che “prima emozionò serenamente la Venezia assopita e poi portò un tumulto di emozioni e una felicità solare nell’inquieta Palermo”. Sono queste le parole usate da Italo Cucci, che elogia il lavoro dell’ex presidente rosanero, quando nel 2004 conquistò la promozione, “facendo rifiorire il Palermo come una rosa” (rivivi qui l’avventura di Zamparini a Palermo).

Il giornalista ricorda proprio il giorno del ritorno in Serie A dopo 31 anni, quando la “città era felice, imbandierata di rosa e di nero”, e c’era “un muro di appassionati che aspettavano di vedere da vicino e di toccare il loro Salvatore”.

Un ricordo anche dei campioni che il presidente friulano ha portato a Palermo, da Barzagli a Belotti, ma con una ‘particolare’ attenzione a Fabrizio Miccoli, “il più amato dal popolo, l’azzardoso pugliese che volle farsi siculo e si condannò, amareggiando il patron che aveva saputo navigare in acque tempestose naufragando solo nei bilanci, mai in pratiche mafiose”.


Ci sono anche i racconti e la stima di altre figure importanti nel mondo del calcio, come Boniperti, sicuro che l’ex patron rosanero fosse in grado di fare “grandi cose nel calcio”, e Moggi, che conosceva due Zamparini: l’imprenditore di successo – dal martedì al sabato – e il presidente invasato – dalla vigilia della partita al lunedì.

Dopo la cessione del club, però, Zamparini subì il “contrappasso napoleonico, dall’altare alla polvere” e la morte del figlio Armando, forse, è stato “il colpo di grazia per il Leone indomabile”. 

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