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Iscrizioni in Serie C: fissato l’indice di liquidità per ottenere la licenza

Il Consiglio federale della Figc ha approvato il manuale per l’ottenimento della “licenza nazionale” in ottica iscrizione ai campionati per la stagione 2022-2023, fissando il valore del c.d. “indice di liquidità” per Serie A, Serie B e Serie C.

La Figc – in attesa della pubblicazione della documentazione completa – ha annunciato che nel caso della massima serie il valore si attesta a 0,5 (nella stagione 20-21 era a 0,8, nella 21-22 era sceso a 0,6), mentre il parametro è fissato a 0,7 per i club di Lega B e Lega Pro. Il parametro rappresenta il rapporto fra attività correnti (che comprendono disponibilità liquide e crediti esigibili entro i 12 mesi) e passività correnti. Viene preso a riferimento anche per verifiche a scadenze periodiche, con possibili limitazioni alle attività di calciomercato in caso di sforamento.

Riguardo all’opposizione della Lega di A (che avrebbe voluto un indice di liquidità ancora più basso, cioè 0,4) il numero uno della FIGC ha sottolineato: “Non è una questione di contrapposizione, il mio unico obiettivo è l’evoluzione del calcio italiano. Non possiamo dire cambiamo il calcio e poi fare di tutto per conservare lo ‘status quo’. Non è accettabile. Bisogna spingere al massimo sull’acceleratore per un percorso di riforme. Questa è la mia posizione politica e quella della maggior parte dei consiglieri federali”.


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4 thoughts on “Iscrizioni in Serie C: fissato l’indice di liquidità per ottenere la licenza

    1. se parti da questo presupposto allora la catena non finirebbe mai perchè qualcuno direbbe: chi controlla i controllori dei controllori. Basterebbe che i controllori facessero le cose fatte bene onestamente.

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