Il retroscena di Micciché: “Zamparini odiava Cristante”
L’ex vicepresidente del Palermo, Guglielmo Micciché, ha raccontato un retroscena riguardante Maurizio Zamparini in occasione della presentazione del libro “Ambizione, passione, visione”, scritto da Alessio Alaimo e dedicato proprio all’ex patron rosanero.
Miccichè si è riferito in particolare ad un aneddoto riguardante Bryan Cristante, attuale centrocampista della Roma e della Nazionale. Queste le sue parole: “Zamparini odiava un giocatore, Cristante, non lo voleva in campo. Dopo un Genoa-Palermo mi disse di andare nello spogliatoio e di dire all’allenatore che se non l’avesse tolto sarebbe stato licenziato. Alla fine il Palermo pareggiò quella partita e Cristante rimase in campo 90′. Poi alla fine l’incazzatura durò un’ora dopo la partita”.
Quest’episodio raccontato dall’ex vicepresidente del Palermo dimostra il trasporto e la passione che Maurizio Zamparini, nel bene e nel male, ha sempre avuto nei confronti della sua squadra.
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Veramente quella partita fini’ 4-0 per il Genoa con Pavoletti autore di una doppietta…
Caro ittorio hai perfttamente ragione. Miccichè ha raccontato una cavolata. Inotre Cristante, che ebbe grandi responsabilità sul primo go dii Suso, venne sostituito a metà del secondo tempo. Ma se l’è sognato?
I ricordi del Vice sono confusi quasi come le strategie e le scelte della buonanima. Dopo l’arrivo a Palermo, Cristante entrò nei minuti finali della partita vinta con l’Hellas al Bentegodi con gol del Mudo e miracoli in serie di Sorrentino (che non avrebbe dovuto giocare per scelta di Ballardini). Nella successiva partita di Marassi, il Palermo prese 4 pappine dal Genoa (ma quale pareggio…) e Cristante, schierato dall’inizio, uscì a metà del secondo tempo. La domanda è: come può un presidente “odiare” un calciatore acquistato da pochi giorni e che prima di quella disfatta aveva giocato in rosanero cinque minuti (o giù di lì)?
Del resto il friulano è l’unico, nell’intera storia del calcio italiano, ad avere esonerato 3 giocatori, senza che il tecnico si sia opposto (come sarebbe stato giusto fare), dopo l’eliminazione in Coppa Italia con l’Alessandria: Daprelà, Rigoni e Maresca.