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Pelagotti, lo sfogo e l’addio al Palermo: “Il tumore, l’indifferenza…”

FOTO PEPE / PUGLIA

Alberto Pelagotti si ‘sfoga’ dopo mesi di silenzio. L’ex portiere del Palermo, al momento svincolato, pubblica una lungo post Instagram nel quale ripercorre quest’ultimo periodo, racconta alcuni dettagli della malattia che lo ha colpito alla fine del campionato scorso ma soprattutto ringrazia l’ambiente rosanero per l’esperienza vissuta.

“Cari Palermitani, dopo lunghi mesi di silenzio, voglio dire GRAZIE per questi tre anni in cui ho vissuto la Città come se fosse casa mia. Avevo deciso di intraprendere un percorso partendo dalla serie D per arrivare fino alla serie A. Per raggiungere questo obiettivo ho cercato di lavorare sempre con tenacia, passione e dedizione, senza mai mollare un attimo. Ho sempre provato a tenere un atteggiamento positivo, soprattutto per il mio attaccamento alla maglia e al mio spogliatoio, profilo bassissimo senza mai dire una parola fuori posto, anche quando sembrava fossi io l’unico responsabile dei risultati che non arrivavano.

Per l’amore che provo per questa maglia ho stretto i denti, ho sacrificato la mia salute per non smettere di allenarmi e giocare, fino a quando mesi dopo non è stato più possibile attendere per rimuovere immediatamente il tumore toracico che mi era stato diagnosticato. In ospedale ho pianto e non me ne vergogno. Ma poi ho potuto solo incoraggiare i miei compagni dalla panchina e non ho mai smesso di farlo fino alla serata magica del 12 giugno. Dopo il 30 giugno il silenzio assordante, anche i cosiddetti “amici” erano spariti, nessuna telefonata neanche con i dirigenti di allora. “Finalmente Pelagotti si è tolto dai coglioni”.


L’indifferenza e la cattiveria si combattono solo con l’amore e con la vera amicizia. L’amore per Federica, Nicole, Liam ed Apple, la mia unica ragione di vita, motivo per il quale oggi non ho ancora una squadra, perché qualsiasi mia scelta professionale dipende dalla serenità della mia famiglia. E la vera amicizia, come quella con Michele ed Andrea, due uomini veri e professionisti esemplari. Loro fanno parte di un ristretto gruppo di lavoratori e persone per bene, come i fisio ed i magazzinieri, che sono il vero motore di una squadra.

Spero che la nuova Società possa trattare questi veri professionisti con la riconoscenza che meritano. Ringrazio anche chi mi ha insultato, augurato del male, preso per il culo, beffato, silenziato, rimproverato. Ho due certezze: una è che, a differenza di uomini dall’anima nera, posso camminare a testa alta. La seconda è che porterò per sempre nel cuore Palermo”.

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28 thoughts on “Pelagotti, lo sfogo e l’addio al Palermo: “Il tumore, l’indifferenza…”

  1. Umanamente mi dispiace, Pelagotti è sicuramente un bravo ragazzo ed uomo spogliatoio ma effettivamente come portiere è veramente scarso, non me ne voglia…

  2. Beh, e chi lo sapeva? Un problema del genere non me lo sarei mai aspettato. Si era parlato di intervento chirurgico, ma poteva essere anche una cosa più banale. Personalmente non ho mai fischiato nessuno che indossasse la maglia rosanero. MAI. Mi avevano sorpreso anche le parole fuori posto di Stefano Sorrentino, suo procuratore. Ma questo cambia tutto. Tecnicamente alcuni difetti erano emersi durante le sue stagioni a Palermo, soprattutto nel primo campionato di C. Perdere il ballottaggio con Massolo ci stava pure. L’entusiasmo dei play off e tutto il resto lo hanno fatto scivolare dietro le quinte e molti, lo hanno perso di vista, davanti ad eventi frenetici come il cambio di proprietà, la vittoria ai play off, le dimissioni di Baldini e il calciomercato. Mi dispiace veramente umanamente e davanti a questo sfogo mi vergogno dei cd. tifosi del Palermo che non risparmiano critiche feroci nei confronti dei giocatori, (ultimi Crivello e Lancini) senza alcun rispetto e competenza, soprattutto del lavoro settimanale che lo staff dell’allenatore chiunque esso sia dedica ad ogni giocatore. Il disinteresse dei dirigenti è certamente più grave, ma non mi compete come tifoso del Palermo. Ognuno risponde del proprio comportamento. Ringrazio Pelagotti per l’impegno e l’entusiasmo versato nei confronti della squadra e della città. Ricordo anche molte sue belle partite , gli auguro tutto il bene del mondo e, ripeto, mi vergogno per le critiche ingenerose tributategli da moltissimi commentatori.

  3. Solidarietà a Pelagotti! Io come molti altri non mi sono mai associato alla vergognosa demonizzazione di Pelagotti, che non sembrava spontanea, ma sembrava teleguidata da ambienti interni al Palermo.
    E le parole durissime di Pelagotti lo confermano.
    Quando si rivolge ai finti amici e agli indifferenti e a quelli contenti che se ne andava e a quelli che lo usavano come capro espiatorio agli occhi del pubblico.
    Le parole durissime di Pelagotti demoliscono definitivamente il falso mito del gruppo “unito” della C.
    Non ho mai creduto a questo falso mito, ho gioito per la promozione ma quel gruppo non mi ha mai entusiasmato, tranne poche eccezioni.
    Credo che le parole di Pelagotti devono aprire una fortissima discussioni, sono dirompenti e dimostrano che quel mitizzato e sopravvalutato Palermo (andato in B per una serie di fortuite e fortunate coincidenze) non era rose e fiori come certi tifosi filosocietari lo disegnavano
    La caduta degli dei. Vanno smitizzati certi fighettini montati dell’anno scorso.
    Meglio Pelagotti uomo vero!
    Onore a te!

    1. Non devono esistere tifosi filosocietari, esistono tifosi del Palermo, secondo me. Che il Palermo sia andato in B per circostanze fortuite è una bella barzelletta. Che il gruppo era un covo di vipere lo dice lei. Si può dire quello che si vuole, se si hanno le prove è meglio, però…Quali falsi miti poi? Se è per questo anche i famosi successi planetari avuti con zamparini sono ammorbati da veleni senza fine. Basta avere un pò di memoria. Che discussione vuole che si apra? Pelagotti ha detto qualcosa. Non sappiamo a chi si riferisce e credo non abbia importanza davanti al suo disagio. Chi dovrà capire capirà. Il resto sono dietrologie senza senso. Tipiche dietrologie da palermitani che sanno tutto, tutto capiscono e tutto dicono…

  4. Tanti auguri di cuore per un pronto ristabilimento, con queste parole dimostri di essere un vero uomo prima ancora di un giocatore e ti fa onore.
    Purtroppo il calcio non è più uno sport che esalta certi valori umani che lo hanno reso popolare nel mondo ma un business che schiaccia con il dominio della competitività individuale e che scarta i giocatori dopo averli spremuti con la logica tipica del mercato e del business antitetiche a quelle del vero sport. Un abbraccio fraterno anche se non ci conosciamo di presenza.

  5. Grande uomo che merita subito di trovare una squadra e un ambiente dove trovare soddisfazioni professionali e umane. Grazie per quello che hai fatto per il Palermo.

  6. Sono sempre stato convinto della bontà di questo ragazzo. Del suo essere un bravo ragazzo. Come portiere non mi ha mai convinto, troppe insufficienze, troppe lacune. Sugli insulti social, una vergogna naturalmente. Non li capisco ma mi rendo conto che la modernità porta a queste porcherie. Forse sarebbe meglio non frequentare questi luoghi

  7. Sull’attaccamento ai colori rosanero e sui modi sempre educati del ragazzo nulla da dire, sulla parte prettamente tecnica gli errori stati evidenti ma le prestazione orribili mostrate da settembre a marzo della scorsa stagione non sono d’attribuire solo alle sue incertezze tra i pali.
    Caro Pelagotti ti auguro in primis di riprenderti al più presto e di trovare a livello professionale tutte le soddisfazioni che meriti.

  8. “Miseria e nobiltà”… e non stiamo certamente parlando di differenze economiche. Quanta miseria umana contrapposta alla tua “nobiltà”. In bocca al lupo, a te ed alla tua splendida famiglia, “anima nobile”.

  9. Interessante anche la dichiarazione di Chifari di TRM secondo cui la tifoseria palermitana ha ucciso calcisticamente Pelagotti. Credo che quei giornalisti che sparano a zero per fare del sensazionalismo si debbano assumere le proprie responsabilità

    1. Ora la colpa è dei giornalisti. Non si possono leggere certi commenti. Non che Pelagotti ha dimostrato limiti nelle sue prestazioni sportive. Il punto di visto umano è una cosa, il rendimento sportivo un altro!

  10. Nessuno aveva dato questa notizia di salute su Pelagotti, altrimenti i tifosi gli avrebbero scritto messaggi d’auguri.
    Forza Pelagotti ti auguro il meglio.

  11. Anche su queste pagine si leggono troppo spesso commenti ispirati da puro odio (alle volte per fatti evidentemente nemmeno calcistici) e senza nemmeno fondamenti tecnici. Gente che ritiene di capirne più di allenatori affermati, di manager esperti e così via. Purtroppo il web è questo: ogni testa si sente un capo mancato e sfoga la sua frustrazione infangando senza pietà. La critica è legittima, ma il rispetto per le persone non deve mai mancare.

  12. Caro Alberto, hai tutta la mia solidarietà. Ho perso mia moglie a causa di un tumore e so cosa significa vivere quel clima in famiglia. Il mio più grosso in bocca al lupo perché il tuo problema si risolva positivamente con una definitiva guarigione. Ti ringrazio per il tuo impegno. Senza il tuo apporto l’opera conclusa positivamente con la promozione, probabilmente non si sarebbe potuta concretizzare. Personalmente non ho mai fischiato un giocatore che indossasse i nostri colori. L’ho sempre ritenuto stupido e controproducente. Da giovane, peraltro, ho – amatorialmente – giocato in porta e quindi so quanta pressione grava sulle spalle di un portiere. Un grazie anche per avere amato la mia città natale: non è automatico farlo e solo se ti compenetri in essa e nella sua gente puoi farlo. Grazie anche per questo.
    Un abbraccio sincero a te e ai tuoi cari. Pensa sempre positivo e guarda sempre avanti a testa alta. Il calcio, dopotutto, è solo un gioco e altre sono le cose che contano veramente nella vita.
    Con affetto
    Gabriele

  13. Quanto finto buonismo! Poi nei commenti si critica chi fischia un giocatore. Ma che senso ha? È nello sport l’applauso o la disapprovazione, è nel diritto del tifoso entro sempre certi limiti. Ammirevoli le parole di Pelagotti che avrebbe di sicuro dovuto avere più rispetto in primis dalla società, ma il diritto di critica o plauso dello spettatore è ripeto sacro nello sport.

  14. Ma di cosa stiamo parlando chi si permette di giudicare male Pelagotti sul piano umano ma se parliamo di Pelagotti portiere mi chiedo e vi chiedo perché non li ha cercato nessuno ecco fatevene una ragione.

  15. Queste parole pesanti come macigni meritano solo compassione e silenzio. U “parrapicca”, in casi come questo, non è certo un attributo del palermitano facciolo medio. Gentaglia che nasconde la testa sotto la sabbia. Sempre pronta a discolparsi quando la figura di merda è evidente. Sempre pronta a sacrificare il più debole per adulare il potente di turno.

    1. Le critiche insensate e violente sono la normalità in questo sito. Il primo è lei. cercate di non dare lezioni a nessuno, sarebbe meglio.

  16. bisogna riconoscere i propri limiti. In C ci puo’ anche stare seppur non sia strepitoso nemmeno n quella categoria. In B e’ fuori discussione. Anche a me sarebbe piaciuto diventare un calciatore ai livelli di Baggio ma non h mai giocato nemmeno tra i dilettanti. E se ne avessi avuto la possibilita’ mi rendo conto che difficilmente sarei potuto arrivare oltre quella categoria. Mettiti il cuore in pace e prega di trovare una squadra in C.

  17. Alberto non so se leggerai questo commento (non ho instagram) ma voglio solo dirti grazie per la bella persona che hai dimostrato di essere in questi anni qui a Palermo. Tanti auguri e in bocca al lupo.

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