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Mancini: “Attaccanti? Troppi stranieri in A, è un problema”

Gli obiettivi per il girone di Nations League e la rassegnazione per l’impiego degli italiani nei club. Questi i temi affrontati da Roberto Mancini nella conferenza stampa che apre la finestra per le nazionali dedicata (nel caso dell’Europa) ai gironi di Nations League.

Come riportato dalla Figc, il commissario tecnico fissa l’obiettivo: “Nel girone può ancora accadere di tutto. Dobbiamo provare a vincere entrambe le partite per cercare di arrivare primi. Saranno mesi difficili fino a dopo il Mondiale, dobbiamo ritrovare un po’ di entusiasmo. Credo che la spinta debba darcela la vittoria dell’Europeo”.

Ma sul fronte convocazioni riemerge il tema del poco utilizzo degli italiani, soprattutto nelle big, con particolare riferimento agli attaccanti (Immobile il solo italiano fra i primi 13 in classifica marcatori di Serie A): “È qualcosa di anomalo perché l’Italia ha sempre avuto grandi attaccanti. Purtroppo le grandi squadre da un po’ di tempo hanno tanti attaccanti stranieri, l’unico che è lì da un po’ di tempo è Immobile. Speriamo non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti giovani che possano dare un futuro alla Nazionale. Non è un problema piccolissimo. Scamacca? É andato in un campionato difficile e ci vorrà un po’ per capire il calcio inglese, ma il tempo è dalla sua parte”.


Sulle altre convocazioni dice: “Spinazzola mi ha detto che non si sente benissimo, che ha bisogno di lavorare due settimane e per questo l’ho lasciato a casa. Di bravi ne sono rimasti a casa diversi, ma ho pensato fosse giusto così visto che stanno giocando tante gare. Verratti non ce la fa, ha preso un colpo e non riesce nemmeno a camminare. Probabilmente chiameremo Frattesi, vediamo. Tonali credo non sia un grande problema, Pellegrini lo valuteremo tra oggi e domani, mentre penso che Politano stia abbastanza bene”.

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