Corini: “Ecco come sceglierò gli 11. Non basta la tecnica…”

Per Eugenio Corini non c’è un undici di partenza fisso. Il tecnico lo ha spiegato e ribadito in conferenza stampa, dicendo che tutti i giocatori del Palermo sono forti e che quindi posso giocare titolari.

“A prescindere da quelli che scelgo – ha spiegato Corini – e per esempio per domani non lo sanno manco i miei giocatori, per me sono tutti titolari. Sono tutti importanti, sono tutti forti: io devo trovare l’equilibrio giusto. E questa è una ricerca continua. Non si deve parlare di bocciature, ma di scelte: ed è diverso. Io non boccio nessuno: i miei giocatori sanno che ci sono sempre. E posso anche stargli sulle palle, ma non me ne frega niente perché io sono leale. Le mie sono scelte tecniche. La squadra che schiero è fatta dopo mille valutazioni, ma so anche che chi è in panchina deve rispondere se lo chiamo per entrare e pedalare forte”.

“Io spingo i miei giocatori ad andare sotto stress – ha detto poi il tecnico – voglio capire chi lo regge. Lavoro sulla reazione. Ed è quello che voglio vedere domani. Se uno è aggressivo 4, voglio vedere che diventa aggressivo 7. Ripeto il mio esempio: a 28 anni pensavo solo al buon passaggio, alla tecnica, ma lì ho cambiato mentalità e sono diventato una bestia. Io non posso accettare gli ultimi minuti di Terni, non mi sento rappresentato: ma la responsabilità è mia. Io sono qua a combattere: dobbiamo essere umili e dire che noi lottiamo per non retrocedere. Devo affrontare la realtà”.

“Io penso che quando un allenatore prepara una strategia iniziale – ha concluso Corini – sa perché mette in campo quell’undici iniziale. Sa quali sono i cambi che possono alimentare quella strategia e quelli che possono alimentarne una più offensiva o più difensiva. Non decido mai prima, a meno che non ci sia un giocatore che abbia un problema fisico. Penso strategicamente i cambi, ma non sono predeterminati, a meno che non sia per infortuni”.