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Le rivelazioni di Zeman: “Sempre stato juventino. Comunisti? Li odiavo”

FOTO PEPE / PUGLIA

“Sono sempre stato juventino. Da piccolo andavo a dormire con la maglia bianconera”, la ‘confessione’ di Zdenek Zeman che si racconta nella sua nuova autobiografia dal titolo: “La bellezza non ha prezzo”.

Era la squadra di mio zio Cestmir Vycpálek: il più grande talento del calcio cecoslovacco prima di Pavel Nedved, che portai in Italia. La differenza è che Nedved, lavoratore maniacale, voleva allenarsi pure il giorno di Natale; mio zio invece amava le gioie della vita. Era stato a Dachau, e il lager l’aveva segnato. Ma mi dicono fosse birichino anche prima”.

Tanti gli aneddoti e le vicende descritte, alcuni includono anche la politica. “Odiavo i comunisti. Come li odiava mio padre, medico. Al piano di sopra abitava il capo del partito di Praga 14, il nostro distretto. Papà talvolta urlava dalla finestra del bagno la sua rabbia contro il regime. Ogni tanto qualcuno spariva”.


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