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Filippi: “Difendo Corini, il tempo non basta mai. In B vince chi gioca ‘male’ “

FOTO PEPE / PUGLIA

“Io sono tifoso del Palermo e lo continuo a seguire, sempre”. Sono le parole dell’ex allenatore del Palermo, Giacomo Filippi, intervenuto alla trasmissione Rosaenero Web&Tv” presentata da Guido Monastra insieme ai giornalisti Salvatore GeraciFabrizio Vitale e Giuseppe Leone.

L’ex tecnico della Viterbese si concentra anche sulla sosta di campionato. “A volte sono salutari, altre volte interrompono un buon lavoro della squadra. Purtroppo ci domandiamo di soste in alcuni periodi che arrivano senza motivazioni, bisognava approfittare della sosta della A per mettere in risalto un campionato bello come quello di B. Secondo me per il Palermo è anche un motivo in più per riuscire a mettere insieme questo gruppo squadra che il mister ha dovuto amalgamare in poco tempo. Sembra facile, ma una settimana in più è sempre utile per rodare meglio le affinità. Posso garantire che da tecnico il tempo non basta mai. Bisogna affiatare tutti gli elementi cercando di renderli un unico blocco”.

Filippi ritiene “premature” le critiche a Corini. “Da tempo sento dire che il mister è sulla graticola, ma fortunatamente la società ha sempre sostenuto l’allenatore e lo staff tecnico. Sono d’accordo, l’obiettivo è fare un campionato di assestamento, questo è stato dichiarato. Il Palermo è in linea col programma e col tempo può fare molto bene. Il Venezia è in difficoltà perché è una squadra rivoluzionata, ma anche Genoa e Parma. Tutte hanno investito, sono squadre competitive. E invece non stanno avendo vita facile”.


Sul campionato cadetto, l’ex tecnico rosanero racconta un aneddoto. “Una volta parlai della B con un amico che è un vice in Serie A. Mi ha detto: “Giacomo, pensavi che in B si giocasse bene? In B vince chi gioca male“. Quello che conta è avere la giusta qualità e fisicità, un mix. Giocare bene? Ogni tanto ci sono anche gli avversari. Quando il Palermo ha giocato “bene” ha perso”.

Penso sempre alla gara con l’Avellino: ha segnato le sorti di una stagione. Quella squadra rosanero ha fatto ottime cose, ma ormai è acqua passata. Mi aspettavo l’ultima promozione del Palermo. I rosa avevano un organico per arrivare tra le prime. Nonostante un avvio altalenante Baldini ha poi fatto bene. La squadra però non era all’altezza di arrivare prima, ma di vincere i playoff. Partite particolari in cui anche il Palermo ha trovato difficoltà, poi sono stati bravi a portarla a casa”.

Il merito è stato loro, che sono arrivati a questo rush finale meglio degli altri – prosegue Filippi -“. Poi l’analisi sull’attuale organico. “Non sarei ripartito da quelli dello scorso anno. Le categorie sono fatte per un motivo. Ci sono alcuni giocatori che si stanno confermando, vedi Brunori e Valente. Lo stesso Floriano, nonostante l’età, fa cose assurde. Ivan (Marconi) è un professionista, lavora a testa bassa ed è il più difensore di tutti. Si applica intensamente. Ci sono altri poi che possono soffrire la categoria, soprattutto a Palermo. Matteo invece a Palermo ha trovato l’ambiente che lo fa stare bene. E quando entri in campo con queste sicurezze le tue capacità si mettono in moto”.

Infine l’attuale campionato, in cui “il Palermo ha le carte in regola per imporsi in una posizione di classifica e poi a gennaio trovare qualche soluzione migliore dove c’è qualche lacuna”, dice Filippi. “Il calcio è cambiato tantissimo e fare calcio non è più semplice come prima. Soprattutto per gli addetti ai lavori che devono dare risposte giornaliere che a volte si potrebbero bypassare. A volte le condizioni cominciano ad essere difficili e questo mina la serenità del gruppo di lavoro. L’economia, soprattutto ad alti livelli, ha stravolto tutto“, conclude.

3 thoughts on “Filippi: “Difendo Corini, il tempo non basta mai. In B vince chi gioca ‘male’ “

  1. Il Palermo gioca male e infatti perdiamo. Filippi cambia mestiere. Come diceva il grande Zeman, il risultato è casuale, la prestazione no.

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