Pigliacelli: “La chiamata del Palermo ha cambiato tutto”

Mirko Pigliacelli si racconta. Intervistato ai microfoni di Radio Time, l’estremo difensore del Palermo si è espresso in merito alle varie fasi della propria carriera, ripercorrendone le tappe fino all’impatto con la formazione rosanero.

“Ho giocato in alcune squadre sempre in Serie B e poi mi è arrivata questa chiamata dalla Romania, l’ho vista come un’opportunità di fare un’esperienza nuova – afferma l’ex Trapani -, di vedere una differente cultura calcistica e mi sono trovato molto bene infatti sono rimasto lì quattro anni e secondo me è stata un’esperienza che mi ha formato sotto tutti i punti di vista. Quello che si pensa del calcio rumeno non è proprio la realtà perché c’è grande qualità”.

“Decisione di accettare? Sono ripartito come tutti gli anni in ritiro per giocare con il Craiova senza nessun pensiero di tornare in Italia, poi è arrivata la chiamata del Palermo ed è cambiato tutto – ammette il portiere rosanero – , ho chiamato la famiglia e in tempo veramente record abbiamo chiuso tutto perché c’era la volontà del club, c’era la mia anche se inaspettata perché non pensavo minimamente di ritornare in Italia”.

“Da quando sono arrivato a Palermo mi si è aperto un mondo nuovo perché io e la mia famiglia viviamo da dio. Dopo pochissimo dal mio arrivo mi sembrava di essere qui da una vita. Ho trovato un gruppo sano con bravi ragazzi, ho legato con tutti poi magari c’è un’amicizia più stretta con Segre e Bettella“.

Infine l’estremo difensore classe ’93 è tornato a parlare dell’errore a inizio stagione contro il Sudtirol. “Ci tengo a precisare che le critiche fanno parte del nostro mestiere, poi se sono fondate o no questo non lo so, io continuo a fare sempre del mio meglio. Credo che tempo ne sia passato e chiunque può sbagliare“.

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