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Sala, quando la fascia sinistra rosanero diventa… super

FOTO PEPE / PUGLIA

Tra le tante certezze che il Palermo ha consolidato in questo periodo di crescita c’è anche quella che vede protagonista Marco Sala, padrone indiscusso della fascia sinistra rosanero. 

Il suo inizio in rosanero non è stato facile: le condizioni fisiche non erano delle migliori e Sala si è spesso giocato il posto con Mateju e Crivello, faticando a emergere e mettere in mostra le sue qualità. Ha subìto un primo infortunio all’esordio in campionato contro il Perugia, poi un secondo, più lungo, dopo Ternana – Palermo, che gli ha fatto saltare ben 5 partite.

Dal suo rientro però qualcosa è cambiato: Sala è stato uno dei protagonisti della cavalcata rosanero, giocando tutte le ultime 11 partite da titolare: pochi compagni di squadra possono vantare una simile striscia. In questo periodo è stato sostituito solamente in 3 occasioni, verso fine gara, dimostrandosi un’arma in più per la manovra offensiva del Palermo. Basti pensare alle sue cavalcate sulla fascia, i cross dal limite, ma anche le conclusioni da dentro l’area. Magari, non sempre al suo enorme dispendio energico viene abbinata qualità tecnica in fase di rifinitura, ma Sala interpreta il ruolo in chiave moderna e ha ormai convinto Corini sull’importanza del suo lavoro che talvolta è anche abbastanza “oscuro”.


La fiducia di Corini (e della società) nei suoi è tale che in sede di mercato i rosanero si sono potuti permettere di cedere Crivello e Devetak, vale a dire le altre alternative per la fascia sinistra. In molti pensavano che per Sala fosse arrivato il momento di fare gli “straordinari”, ma la verità è che il suo posto difficilmente sarebbe stato intaccato anche con la presenza di valide alternative. In ogni caso, con gli arrivi di Masciangelo e del giovane Aurelio, arriverà anche per lui il momento di rifiatare.

La verità è che Sala sta svolgendo il compito che il Palermo si aspettava in estate da un acquisto come lui: preso dal Sassuolo in prestito con diritto di riscatto, il club rosanero metteva dentro un terzino di categoria, con buone abilità offensive che aveva già giocato oltre 90 partite in Serie B e che era anche entrato nel giro della Nazionale. Essendo poi un ’99, quasi nel pieno della sua maturità calcistica. I dubbi legati alle condizioni fisiche sembrano fortunatamente essere alle spalle, quelli sulla sua stagione passata al Crotone poi retrocesso, anche. E il Sassuolo, non si sa mai, si è assicurato l’opzione di controriscatto.

Sala oggi è uno dei tanti pezzi dello scacchiere di Corini che permette al tecnico di variare modulo a partita in corso, di avere un atteggiamento difensivo o spregiudicato a seconda delle esigenze: in stagione ha giocato da terzino della difesa a quattro, da esterno del centrocampo a cinque e da ormai alcuni mesi alterna le due posizioni a partita in corso, dando al ruolo l’interpretazione necessaria per lo sviluppo del gioco. Dei protagonisti della stagione forse è quello che riceve meno le luci della ribalta, ma non per questo meno importante.

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