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Serie B, calendario “asimmetrico”. E si gioca a Pasquetta e 1° maggio

Approvato dalla Lega Serie B il calendario “asimmetrico” che sarà presentato a Como presso villa Olmo il prossimo 11 luglio. Le gare del girone di ritorno, infatti, non saranno speculari a quelle di andata.

L’Assemblea ha inoltre stabilito che “non si giocherà durante le soste nazionali e ha confermato il boxing day del 26 dicembre, soprattutto dopo il grande successo di questa stagione che ha registrato il record di audience e il quarto posto nella classifica delle giornate con più spettatori”.

La sosta invernale, invece, è prevista dal 27 dicembre al 12 gennaio, con la prima giornata di ritorno stabilita il 13 gennaio. Sono stati fissati anche i turni infrasettimanali: martedì 29 agosto, martedì 26 settembre, martedì 26 dicembre, martedì 27 febbraio e mercoledì primo maggio.

Poi Pasquetta lunedì primo aprile 2024. L’inizio campionato era già deciso: al via sabato 19 agosto, conclusione venerdì 10 maggio 2024. Inoltre, l’assemblea ha ribadito la necessità di mantenere il format a 20 squadre.

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3 thoughts on “Serie B, calendario “asimmetrico”. E si gioca a Pasquetta e 1° maggio

  1. poi si lamentano che gli stadi sono vuoti!
    E’ un oltraggio ai tifosi e agli stessi giocatori giocare a santo stefano, a pasquetta e il primo maggio.
    E’ un oltraggio ai tifosi e agli stessi giocatori giocare ad agosto con il caldo e la gente in vacanza.
    Ridateci il vecchio calcio con il campionato che iniziava a settembre inoltrato

  2. Peccato che nel campionato appena trascorso, si siano registrate le maggiori affluenze allo stadio ed in tv, proprio durante le varie festivita’…FIATO ALLE TROMBE TURCHETTI!!!!

  3. X tifoso vero:
    hai scritto una cosa non vera!
    Infatti palermo cosenza non è stata affatto la partita con più affluenza! E in ogni caso si giocava di sera a pasquetta non a pranzo o di pomeriggio!
    Sarebbe un oltraggio giocare a pasquetta a pranzo, all’ora della grigliata.

    comunque il calcio è della gente, i tifosi vogliono tornare al vecchio calcio, senza questo calcio moderno tutto asservito alle logiche del business e delle pay tv

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