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Mercato Palermo, Corini: “Servono giocatori che reggano la pressione. Rinaudo…”

C’è uno scambio continuo fra Eugenio Corini, tecnico del Palermo, e il direttore sportivo, Leandro Rinaudo. Un confronto quotidiano, come ha spiegato proprio l’allenatore, perché gli obiettivi sul mercato sono chiari per puntare a giocare un campionato di livello.

“Ci stiamo confrontando quotidianamente – ha detto Corini – spesso più volte durante la giornata. Vogliamo migliorarci, con giocatori motivati e forti da un punto di vista tecnico, tattico e motivazionale. E che soprattutto reggano la pressione e l’ambizione di Palermo”. 

D’altronde, proprio nel finale della scorsa stagione, quando il Palermo ha alzato nettamente l’asticella per puntare ai playoff, Corini aveva notato che i rosanero avessero qualche difficoltà: “La squadra percepisce la pressione nonostante io cerchi di proteggerla”, aveva detto dopo il pareggio in casa col Benevento.


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2 thoughts on “Mercato Palermo, Corini: “Servono giocatori che reggano la pressione. Rinaudo…”

  1. Se consideriamo le risorse finanziarie immense di City Group, le promesse (che per me erano solo illusioni) fatte a giugno dalla proprietà e la necessità di rafforzare una squadra assai deficitaria l’anno scorso (da confermare quali titolari erano realisticamente solo Pigliacelli e Brunori), direi che sta venendo fuori un terzo mercato targato CG che induce quanto meno a molti dubbi, se non deludente.
    Certo, già meglio dei due precedenti mercati condotti dagli arabi a Palermo (un solo acquisto risultato poi azzeccato, il portiere scovato in Romania peraltro da Castagnini, mica da Rinaudo) ma era (è) difficile far peggio ed anzi si deve fare molto, molto di più e molto meglio.
    Anche in prospettiva serie A: se dovesse questa squadra ottenere la promozione (e ne dubito alquanto), sarebbe – ad oggi – costretta ad un’altra rivoluzione per affrontare impegni ben più pesanti nella massima categoria.
    A scanso di equivoci: non è arrivato finora nessun calciatore da A e sono – checché una stampa asservita e dei tifosi ciechi cerchino di dimostrare il contrario – molte più le note negative che quelle positive.
    Vediamo acquisto per acquisto, reparto per reparto:

    – Lucioni: ha la sua età, ben 35 primavere. Ed uno che faccia tre promozioni in A consecutive non l’ho mai visto (ma come mai in A nessuno lo ha mai tenuto?);
    – Ceccaroni: preso a Venezia dal Lecce a gennaio, in A non ha quasi mai giocato. Ed infatti non è stato riscattato dai salentini. Prelevato senza pagare nulla ai veneti (ma il CG ha bisogno di queste situazioni per potere prendere giocatori decenti?), vedremo il suo apporto quale sarà.
    DIFESA: certo, con Ceccaroni e Lucioni la batteria centrale dovrebbe poter essere migliorata ma d’altronde si proveniva da due “mezze calzette” quali il rumeno e Marconi, non ci voleva molto. Piuttosto, a destra si punta ancora sulla concorrenza Buttaro/Mateju (e si rischia) mentre a sinistra ne serve uno, visto che il sufficiente Sala ed il mai visto Masciangelo sono rientrati a Sassuolo ed a Benevento e siamo rimasti con il non entusiasmante Aurelio, che fino a 6 mesi fa giocava a Pontedera in C. Servirà, infine, un secondo portiere (giovane, pare) per sostituire il buon Massolo, protagonista dei playoff di un anno fa.;

    – Mancuso: negli ultimi due anni ha segnato molto poco. Nè il Monza in A ma neanche il Como in B hanno più “creduto” in lui; Rinaudo sì (ma lui è quello che “credette” pure in Tutino e Vido…). Difficile – anche qui – che si riveli peggio di quei due, s’intende. Me ha le stesse caratteristiche di Brunori (serviva invece – anche – uno alto e forte, visto che ne abbiamo “viste” poche, di palle alte, in area, la scorsa stagione) e non è certo una “promessa”, ormai (31 anni). Anche se non amo i “cavalli di ritorno” avrei preferito Nestorovski. ATTACCO: non pare resti Soleri. Quindi, in questo momento, ne servono altri due. Se va bene ne arriva un altro solo. Ma se va bene…
    – Vasic: al momento è solo un giovane proveniente dalla C. Insomma, una scommessa. Gli altri nomi che si fanno (Barberis, Valoti, Maita, Terrasi e via “non piacendo”) non possono entusiasmare nessuno sano di mente.
    CENTROCAMPO: se vanno via (come sembra) Damiani e Broh e se non “torna” (ormai si è compreso) Verre (nessun rimpianto) siamo fermi a Gomes, Segre ed ai due di origine slava. Puntare ancora sulla voglia di rivalsa dei pessimi Stulac e Saric è molto più che un azzardo (è un’improvvida scelta) ed infatti si è già capito che Corini se ne priverebbe volentieri. E continua a mancare un vero regista. Sulle fasce siamo persino messi peggio (rispetto all’anno scorso): partito Elia, peraltro quasi sempre fuori l’anno scorso, resta solo Di Mariano, più ombre che luci l’anno scorso. In questo reparto ne servono almeno due nuovi, forse pure tre (per esempio a sinistra, ad oggi, c’è il deserto).

  2. Come al solito tutto scontenti e tutti allenatori ma che cosa vorrebbero costoro la nazionale Brasiliana Argentina aspettiamo il campo x giudicare.

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