Palermo, al Barbera torna Tutino: lo “scugnizzo” ha voglia di rivalsa
Il Palermo e i suoi ex: la storia continua. La partita contro il Cosenza di venerdì sera coincide con il ritorno al “Barbera” di Gennaro Tutino, attaccante che nella scorsa stagione ha giocato 6 mesi in rosanero.
Considerato acquisto di peso e importanza pari a quello di Verre, Tutino è arrivato a Palermo nel gennaio del 2023 per provare a dare una svolta a un attacco “Brunori dipendente” e con poca fantasia. Il suo approccio alla nuova realtà non è dei migliori, i tifosi sperano di avere trovato quell’alternativa di qualità che potrebbe addirittura fare sognare ma Tutino non rispetta le attese, segnando il suo primo gol solamente alla decima presenza, in casa contro il Modena. Le altre due reti, per un totale di tre, le ha segnate in casa del Venezia e nel match finale contro il Brescia. Per lui anche due rigori calciati, di cui uno sbagliato clamorosamente contro la Reggina e l’altro realizzato (a Venezia).
Il bottino complessivo non è stato ritenuto sufficiente dalla società rosanero, che dopo attente riflessioni ha deciso di non confermare Tutino nella nuova rosa che in questa stagione sta puntando alla Serie A. Il direttore Rinaudo aveva infatti la possibilità di riscattare il calciatore dopo il prestito e anche dopo non avere esercitato l’opzione aveva comunque tenuto aperta la porta per una possibile nuova trattativa: alla fine non si è andati in fondo. Una decisione accolta con pareri contrastanti, tra tifosi che avrebbero voluto vederlo ancora in rosanero e altri che si sono invece allineati con la decisione del Palermo.
Oltre ai numeri non del tutto convincenti, Corini e la dirigenza rosanero hanno optato per una “non conferma” probabilmente perché già consapevoli di quella che sarebbe stata la strada da percorrere: quella del 4-3-3. Difficilmente una seconda punta come Tutino avrebbe trovato spazio in questo modulo dove Brunori è il centravanti indiscusso (e se non lo è, dietro c’è sicuramente Soleri) e dove gli esterni sono tutti “di ruolo”, abituati a fare lavoro di fascia.
Dal canto suo, Tutino sembra aver approcciato l’avventura Cosenza con un piglio diverso: sicuramente più al centro del progetto, lo “scugnizzo” ha già segnato 3 gol in 6 partite tra campionato e Coppa, giocandole tutte da titolare. Mentre Di Mariano sbagliava il rigore a Bari durante la prima giornata, lui lo realizzava contro l’Ascoli, facendo quantomeno sorridere amaramente i tifosi rosanero. Per il Palermo ha dato tutto, non riuscendo però a conquistarsi la riconferma e probabilmente verrà al Barbera con una sana voglia di rivalsa, accolto da quelli che probabilmente saranno gli applausi del pubblico.
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Ci mittiemu u parrapicca puru a iddu
Magari tiri un bel rigore, come quello alla Reggina…
Tutino ma vaieccati a mare…Abbiamo fatto bene a non confermarlo. Classico giocatore sfascia spogliatoi…che si esprime solo in certi posti
Contro la corazzata Palermo,tutti faranno la partita della vita….li facciamo stancare e poi li puntiamo di giustezza….. sarà così per tutto il campionato.
E viri chi soddisfazione! Corini deve dare un gioco, mi abbono da anni per vedere spettacolo e gol. Zamparini m’addicco buanu!