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Corini: “Sogno la A, le ambizioni del Palermo sono aumentate”

“L’anno scorso abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e ne abbiamo sfiorato un altro che non era preventivato. Quest’anno le nostre ambizioni sono salite“.

Lo ha dichiarato Eugenio Corini in un’intervista rilasciata a Rds, Radio Tv Serie A. “Avevamo bisogno di una buona partenza”, spiega il tecnico che punta in alto ma rimane coi piedi per terra.

C’è ancora molto lavoro da fare. Vogliamo essere protagonisti per raggiungere qualcosa di importante. So che la piazza tiene alla promozione e anche io ho questo sogno nel cuore. Sarebbe bellissimo per tutti”.


 

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26 thoughts on “Corini: “Sogno la A, le ambizioni del Palermo sono aumentate”

  1. Calma ragazzi, il Palermo Corini o non Corini, in questo momento è la squadra da battere (con tutto il rispetto per le altre) e probabilmente male che vada arriverà secondo. Che poi un allenatore più esperto arriverebbe alla promozione con più margine di vantaggio, probabilmente (a mio parere) è vero.

    1. Ma perché vuoi forse dare dell’inesperto a uno come Corini? Stiamo parlando del miglior tecnico della categoria insieme a Pecchia, Vanoli e forse Bisoli.

  2. Magari il fallito sei tu che non riesci a capire chi ha un pensiero diverso dal tuo.sempre che tu sia in grado di avere pensieri

    1. Avviso per i vari Marcello, Pippo e altri luminari: Il tuo/vostro non è un pensiero diverso. E’ un non pensiero. Non hai/avete le basi per formulare un pensiero diverso per il semplice motivo che non c’è niente di diverso da concepire rispetto alla realtà. la realtà dice che Corini, pur con qualche incertezza non determinante, ti/vi sta ammutolendo tutti. E con lui il CG, Rinaudo e i giocatori compresi Gomes e Mateju e tutti gli altri che bocciate dall’infimo della tua/vostra assoluta incompetenza. Muti. Non c’è niente da dire. Questo non è il pensiero unico di quelli che la pensano diversamente da te/voi. Non si è depositari di nessun pensiero unico. L’unica cosa che conta è la realtà. La realtà dice che sei/siete fuori dal mondo. Punto.

      1. Disgustoso Salvo (o Fabio?) Josip Broz Tito, tornatene sul Carso Triestino a infoibare malcapitati colpevoli non solo di essere italiani ma anche di pensarla diversamente da te. Lo dico a tuo beneficio. Perché qui a Palermo aborriamo sia le liste di proscrizione che continui a stilare con i nomi dei tifosi “dissenzienti” sia le caverne verticali che sogni di scavare nei terreni del Barbera e di Torretta per scaraventarvi dentro ancora vivi, meglio se di persona, quanti osano esprimere perplessità sulle reali capacità di Corini. Insieme ovviamente, con i loro parenti, ai quali vorresti estendere la pulizia etnica che sembri invocare nel tuo post dimostrando il tuo infimo livello di civiltà e meritandoti il disprezzo riservato al piritu abbuttatu più intollerante del portale.

        1. Ugo, se tu sei libero di dire quello che vuoi io sono libero di dire che prendete fischi per fiaschi. Ok? Lascia stare le case degli altri pensa a quella tua,,ok? Corrado, non sono Fabio, esistono centinaia i commenti miei non ho bisogno di cambiare nick. Non capisco cosa c’entra quella risposta da esaltato. Io la penso in un modo tu in un altro. Non c’è bisogno di offendere ok? Disgustoso sarai tu. Datti una calmata

          1. Per il disgustoso mi scuso. E, visto che non sei Fabio, da adesso mi impegno a dialogare con te in modo più urbano. Mettici un po’ di buona volontà anche tu. Grazie

  3. Non ho scritto io quel commento, è un falso di quel +++++++ di Drastico, spero che la redazione prenda provvedimenti nei confronti di questo individuo.
    Vi invito a pubblicare questo mio sfogo.

  4. Ma perché?
    Criticare Corini..
    Molti nn sanno di cosa parlano.
    È bravo…forse non il migliore ma è relativamente giovane del mestiere.
    Non è poi facile gestire 18 titolari…
    Ci vogliono palle e carisma…
    Basta di rompere…
    Corini è il mister.

    1. Lui è il mister e tu sei quel signore che definiva “fallimentare” la campagna acquisti dell’linadeguato” Rinaudo. Dio vi fa e vi accoppia.

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