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Palermo, soliti limiti e paure: ma da Parma si può ripartire

Parma – Palermo è stata una delle partite più strane del campionato. Se la gara avesse seguito una logica sarebbe dovuta finire con una rotonda vittoria per la squadra di Pecchia. Il gol di Brunori dopo tre minuti – fuori da ogni logica – ha scompaginato tutto, dando vita a un match combattuto fino all’ultimo minuto. Il pareggio, che alla vigilia poteva anche essere considerato un buon risultato, risulta un boccone amarissimo per i rosa alla luce di quello che è successo al “Tardini”.

Limiti e paure di un Palermo in difficoltà

Il Palermo al momento è questo, la squadra ha evidenti difficoltà e non riesce a fare di più. I rosa sono stati surclassati a tratti dal Parma (impressionante la profondità dell’organico), soprattutto nei primi venti minuti della gara e nella ripresa. Le statistiche sono impietose: 70% di possesso palla per i crociati; 24 tiri totali contro 8; gli uomini di Pecchia hanno tirato 7 volte in porta, il Palermo 3; sono stati 10 i calci d’angolo battuti dai padroni di casa, uno solo per la squadra di Corini.

La partita di Parma ha fatto emergere quelli che oramai sono i ‘soliti’ limiti del Palermo. La condizione atletica, ancora una volta, non ha sorretto le gambe dei rosanero nel secondo tempo, quando i padroni di casa attaccavano in massa e c’era bisogno di energie fisiche e mentali. I rosa hanno difeso con le unghie e i denti, ma non sono più riusciti a ripartire con efficacia, tranne che nell’occasione del gol di Segre, arrivato comunque sugli sviluppi di un rinvio di Pigliacelli (e un errore della difesa crociata).


Il Palermo ha sofferto il pressing offensivo del Parma. I rosa hanno provato a costruire dal basso ma il tentativo è durato pochissimo, come contro il Catanzaro; Pigliacelli si è spesso trovato costretto a rinviare lungo, senza costrutto. La squadra di Corini ha lasciato il possesso palla al Parma, una compagine che in generale non ama il fraseggio in orizzontale. Gli uomini di Pecchia, quindi, hanno attaccato sfruttando le fasce laterali, crossando ben 44 volte. E ancora una volta è emersa la difficoltà del Palermo sui palloni alti: i gol del 2 – 3 e del 3 – 3 arrivano da sviluppi di calci di punizione da fermo gestiti malissimo dalla difesa rosa.

Limiti atletici, quindi, ma anche e soprattutto mentali. Con un vantaggio di due gol al 90′ non si può subire una rimonta del genere; o almeno non la può subire una squadra come il Palermo, attrezzata per stare nelle zone altissime della classifica e con giocatori esperti. La ‘paura’ di vincere ha avuto il sopravvento ed è maturato un 3 – 3 che sa di occasione sprecata per i rosanero.

Piccoli segnali di ripresa

Nonostante tutto, il Palermo al 90′ stava vincendo sul campo della prima in classifica, ancora imbattuta al “Tardini”. I rosa hanno dimostrato di essere inferiori al Parma ma sono comunque arrivati moderati segnali positivi: Brunori si è sbloccato, entrando sempre di più nella storia del club, Di Mariano e Di Francesco sono apparsi in crescita dal punto di vista atletico (anche se ancora non alla lunga), positivi Coulibaly e Segre.

Parlare di ‘svolta’ sembra azzardato, anche perché bisogna capire come la squadra metabolizzerà il pareggio arrivato in extremis, ma Parma può rappresentare una ripartenza per il Palermo. La gara col Pisa – in crisi di gioco e risultati – sarà decisiva il tal senso.

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35 thoughts on “Palermo, soliti limiti e paure: ma da Parma si può ripartire

  1. Godiamoci il percorso degli ultimi mesi della carriera del Genio ….per il percorso del Palermo ne parliamo il prossimo anno

    1. Che atteggiamento infantile (ma anche illogico) dare colpe a Corini e non alla proprietà, che non solo ha scelto Corini ma anche tutti i giocatori (modesti) che ha voluto prendere…

      1. Non credo che i giocatori li scelga la società i giocatori li sceglie il DS con il gradimento o il suggerò dell’allenatore e la società li acquista sulla fiducia che ripone in loro l’errore del citygroup è avere ingaggiato Rinaudo e Corini!

      2. giocatori Modesti?
        Per la B abbiamo giocatori molto ma motloo forti…gente che la B l’ha vinta + volte e anche di recente…gente che fino a poche settimane fa giocava in A.
        La verità è che da un anno e mezzo NON abbiamo un allenatore e l’errore della società è stato proprio scegliere Corini e Rinaudo…spero vadano via presto entrambi

  2. Non sono così sicuro che a fine campionato non gli rinnoveranno il contratto. Questi sono , con Mirri in testa, autolesionista, non è priorità e urgente la promozione.

    1. No, infatti potrebbero pure rinnovarglielo. Ma certo non è questo il problema: ma fare un mercato decente.
      Mirri non conta più nulla, inutile citarlo.

  3. Analisi, profonda e precisa, concordo su tutto. Approfittiamo della squalifica di Mateju, così finalmente la squadra giocherà in 11. Sono molto dispiaciuto per Mister Corini, che dovrà fare a meno del suo “Paladino Insostituibile”. Come da Lui definito: “Alex un giocatore molto importante per questo Palermo”. Basterebbe questa valutazione tecnica per giustificare l’esonero immediato !

  4. Non sono d’accordo. Il Palermo è dominato da qualunque avversario, in casa e fuori. Questione di mentalità perché forse i giocatori ci sono. Le partite sono tutte inguardabili e un motivo c’è.

  5. Piccoli progressi, segnali di ripresa? Ma non l’avete visto che con il Parma il Palermo ha giocato peggio che con la Ternana pur adottando lo stesso modulo harakiri 6-3-1? Corini, infatti, ha costretto le ali Di Mariano e Di Francesco a giocare sulla stessa linea, se non dietro, i terzini. E ha rinunciato in partenza a un centrocampista in grado di lanciare. Poi, certo, Brunori e Segre hanno segnato. Però grazie a prodezze personali non in virtù di azioni di squadra. E, nel convulso finale, che ti combina il Genio del calcio difensivo? Procede alla cervellotica staffetta Lund-Aurelio (non sono Mazzola e Rivera) e si dimentica di inserire uno specialista del gioco aereo come Nedelcearu, che, alzatosi dalla panchina, una mano, anzi una testa, a Marconi e Lucioni l’avrebbe data volentieri. Come, d’altra parte, Graves, altro desaparecido della rosa. Morale: i Ducali pareggiano su incornata innescata da una parabola alta e lenta nell’area piccola. E, quindi, assolutamente gestibile da un centrale alto e fresco. Personalmente, non ho niente contro il catenaccio. Trovo, anzi, più soddisfacenti le vittorie ottenute difendendo all’italiana rispetto a quelle strappate attaccando all’olandese. Ma la negghia assoluta di Bagnolo Mella prima mette il catenaccio alla squadra e dopo lascia agli avversari le chiavi per aprirlo. Voto 3. Due, invece, al CityGroup,che non ha ancora esonerato lo Sciagurato Eugenio.

  6. Purtroppo per il solito Dario, che di pallone ne capisce quanto Orietta Berti, tutti a Palermo hanno capito che i veri problemi della squadra sono 2: condizione atletica al limite del ridicolo e Eugenio Corini. I giocatori per me sono assolutamente calibrati, nel complesso, a garantire una promozione e non è vero, quindi che la rosa sia modesta (a parte, ovviamente, Mateju). Il vero problema è che finchè c’era la condizione atletica giocavi male ma con le individualità riuscivi a compensare, e infatti segnavano tutti perché tutti correvano e si inserivano. Una rosa scarsa non vince a Venezia, a Modena e così via. Adesso, con una condizione atletica “comica”, non riesci a sopperire all’assenza di schemi e tattiche assimilate. In pratica se avessi un gioco consolidato potresti forse tamponare il calo atletico in caso contrario ….

  7. Altri allenatori già nel secondo tempo avrebbero inserito Mancuso o Insigne per tentare di dare equilibrio tattico. Per non dire del mistero del Rumeno che occupa stabilmente un posto libero in panchina. Oppure Graves , anche lui posto occupato in rosa e in panchina, perché non inserire ragazzi giovani?

  8. La verità potrebbe essere molto più semplice delle tante ipotesi che si potrebbero fare volte a tentare di capire l’involuzione di un collettivo che tutti, dico tutti, anche gli addetti ai lavori compresa la stampa, davano come protagonista in positivo del campionato. E’ vero anche, che talvolta prendersela con l’allenatore è riduttivo o sbrigativo, ma non è questo il caso perchè i campanelli d’allarme erano udibili o paradossalmente visibili vista la metafora usata, sin dalle prime giornate, ma anche con laiuto e l’analisi del campionato scorso. Quando il passato non insegna nulla, e si vuol far finta di non vedere e sentire, bene in questi casi si finisce in casini come il nostro. Fossero stati casi isolati quelle partite andate male senza un briciolo di identità e di gioco, allora si, che si sarebbe potuto concludere che erano incidenti di percorso, ma purtroppo non è cosi. Quando vincevamo e la squadra sembrava aver raggiunto una sorta di quadratura, molti concludevano e tra questi grandi sedicenti espertoni di calcio e che lavorano nel modo del calcio, che la serie B è un campionato dove conta vincere e non importa in che modo e chi se ne frega se la squadra non ha un gioco, chiamiamolo propositivo per non dire altro, anche se altro ci sarebbe da dire e da definire. Ma noi il modo di giocare lo abbiamo visto era proprio sotto il nostro naso, lampi di singoli e nessuna costruzione, nessuna identità, tanto è vero che segnavano un pò tutti quelli che avevamo comprato al mercato estivo, tranne uno il nostro Bomber e chissa mai perchè. C’è chi pensa alla preparazione atletica, con fras del tipo: gli altri corrono più di noi, ed è vero corrono più di noi perchè corrono meglio di noi, sono semplicemente messi meglio in campo, noi arriviamo sempre secondi su quasi tutte le palle perchè in campo i giocatori tentano di assorbire e mettere in pratica i dettami tecnici del mister ed appena questa cosa viene messa in pratica oltre alla confusione si aggiungono anche gli infortuni tutti fotocopia o quasi e un calo di rendimento atletico. Ci si potrebbe stupire che in questo caos alcuni giocatori o il mister stesso si siano mandati a quel paese visti gli obiettivi sbandierati?..per logica direi proprio no..Sarà successo?…Può darsi è probabile..L’unica cosa che si può affermare con certezza quasi assoluta è sempre la stessa: Tutti i giocatori tecnici che passano dalle mani di Corini con il passar del tempo subiscono involuzione, tecnica, fisica e di autostima ed il collettivo crolla…lo ammetterà mai il mister?..in conferenza post partita dice quello che non pensa o crede a quello che pensa e lo dice?…Francamenete me ne frego se tira o meno acqua suo mulino, io vedo una squadra guidata male, allenata peggio che non può se cosi restano le cose raggiungere qualsivoglia obiettivo, compresi quelli sbandierati in primis dalla società…Punto e Virgola…!!!

  9. Da due mesi leggiamo gli stessi articoli, ascoltiamo le stesse conferenze di Corini, noi scriviamo sempre le stesse cose perché non c’è più nulla da aggiungere a quanto scritto.
    Quando finirà quest’agonia, questa penitenza per tutti noi?

  10. Corini ha le sue colpe, ma vedete che hanno preso giocatori normali per la B, non è una rosa, tranne Brunori, da vincere la B.
    Ma quel che è di peggio, è che sono pure male assortiti e qui la responsabilità principale è di Rinaudo.
    Mancano ruoli importanti, un vero playmaker, il trequartista che salta l’uomo e ti mette davanti la porta ed un terzino destro all’altezza.

  11. D’accordissimo con Valerio e Dario, Corini è vendicativo sa far fuori quelli che gli stanno sullo stomaco! e doveva sostituire Pigliacelli perchè in quel frangente uno che non esce sui cross nell’area di porta è condannato a prendere gool!

  12. e per la A e ciaone… dovevamo stare tra i primi 5 e siamo stabilmente all’8 posto; la partita di parma doveva essere l’ultima chance (e per come è arrivata pesa più di una sconfitta…) e non si discute di esonero. Ora, la Società ha il diritto di scegliere la strategia che vuole, ma visto che si tratta di sport (cioè d una roba pubblica per il pubblico) possiamo sapere qual è il PUNTO DI NON RITORNO? il Limite che si deve superare per cambiare allenatore? solo questo vogliamo sapere, così ci mettiamo il cuore in pace!!!!!

  13. Occhio occhio! Ocio! Siete milanesi, siete veneziani? A Roma si dice ”sta ‘n campana!’,  ‘Sta ‘n campana, pisè (oppure ‘nì’), ad esempio. A Palermo, se non ricordo male, dovrebbe essere ‘Accura’ ‘accura, cucì’, a.e.. Quindi accura, tifoso rosanero; ho dato una ‘occhiata’ a Catanzaro-Pisa l’altro giorno e mi sembra che il Pisa ‘sa fira’ abbastanza. C’è Morfeo, nel Pisa. Morfeo, che anno era? Com’era Morfeo, una resca? 10/12/2016, il compleanno l’altro ieri, Bari Palermo 0 3, davanti a quasi 22mila spettatori. La gara successiva, il 16 dicembre, al Barbera, Palermo- Ternana 1 a 0, rete di Rispoli (miii ra niegghia!) . Spettatori 5.514.

  14. Corini whatsapp occhi sbarrati, Piglialoincielo il pallone (e non restare come un baccalà salato tra i pali (sempre) e lo scarso Matttterzino ccavemu….cambio immediato. Nessun altro problema.

  15. Ma ripartire da cosa? Comunque ieri negli ultimi 5 minuti i colpevoli sono i giocatori. Corini non c’entra nulla ma pigliacelli è compagni

  16. Ma la smettete di criticare Pigliacelli? Delprato doveva essere espulso per un fallo su di lui, e già la partita cambiava x merito suo, il secondo gol era da annullare perché Benediczak era in fuorigioco attivo e non ha permesso al portiere di veder partire il pallone e sul 3 gol nessuno salta, erano già negli spogliatoi con Corini che non mette dentro neppure Nedelcearu x i palloni alti. E alla fine è colpa di Pigliacelli? Se non capite di calcio , non scrivete

  17. Si può ripartire e per dove??? Una squadra che non mantiene 2 gol di vantaggio nel recupero è già tanto se mantiene la categoria!!!

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