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Palermo, si torna al 4-3-3. Ma i gol degli esterni rimangono un rebus

“Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano”. Dopo gli esperimenti tattici visti nelle precedenti uscite di campionato, in cui Corini aveva schierato i suoi prima con il 4-2-3-1 (contro Sampdoria, Brescia, Cittadella e Ternana) e poi con il 3-4-2-1 (contro il Catanzaro), in occasione della sfida esterna contro il Parma il tecnico lombardo ha deciso di tornare al 4-3-3, suo modulo di riferimento.

Tale schieramento tattico era stato scelto durante tutta la preparazione estiva ed è stato adoperato dal Palermo per gran parte della stagione. Sin dal ritiro precampionato, infatti, l’intenzione del tecnico rosanero era quella di affidarsi al modulo sopracitato per raggiungere le zone più nobili della classifica e la società non ha quindi esitato ad intervenire sul mercato portando alla corte di Corini le pedine giuste da disporre all’interno dello scacchiere.

Gli esterni offensivi giocano un ruolo fondamentale all’interno di questo schieramento: sono elementi determinanti per scardinare le difese avversarie e trafiggere le difese più impavide. In  estate sono dunque approdati in Sicilia Mancuso, Insigne e Di Francesco per aumentare la pericolosità in avanti e per consentire a Corini di schierare la propria squadra con il 4-3-3 desiderato. Nel rocambolesco pareggio di Parma, i titolari ai lati di un ispiratissimo Brunori sono stati Di Mariano a destra e Di Francesco a sinistra. La prova degli esterni rosanero è stata positiva, in tale giudizio però influisce sicuramente una generosa prova difensiva a dispetto di una propensione offensiva ancora da limare.


Di Mariano si è distinto per il consueto spirito di sacrificio e per l’astuzia nel conquistare calci di punizione finalizzati spesso a far respirare la squadra, ma anche Di Francesco è stato autore di una prestazione generosa per quanto riguarda la fase difensiva, nonostante porti ancora con sé gli strascichi di un ritardo di condizione. Inoltre, il suo passaggio si è rivelato vincente in occasione dello splendido tiro a giro di Brunori.

Al Tardini a fare la differenza sono state le prodezze balistiche di Brunori e la caparbietà unita ad una pregevole freddezza sotto porta di Segre ma continuano a mancare i gol degli esterni. Lo dicono i freddi numeri di questa prima parte di stagione, quando siamo ormai prossimi al giro di boa: Mancuso, indubbiamente il più in palla tra le ali, ha siglato 3 gol ma stupisce che interpreti di assoluto livello come Insigne e Di Francesco abbiano trovato la via del gol solo una volta. E c’è chi ancora non è riuscito ad iscriversi nel tabellino dei marcatori come Di Mariano e Valente a secco nonostante quest’ultimo si sia distinto per aver servito 3 assist. Numeri che lo rendono il migliore tra i rosanero in tale categoria.

Il Palermo fatica a ritrovare la vittoria (l’ultima volta risale all’8 novembre contro il Brescia) e adesso che capitan Brunori è tornato a figurare prepotentemente nel tabellino dei marcatori, il focus oltre che su una difesa traballante si sposta sugli esterni sì generosi e atti al sacrificio ma ancora troppo poco coinvolti in fase offensiva e incapaci di far davvero male. Con il ritorno al 4-3-3 si spera di rivedere in campo le magie di Insigne che lo scorso anno hanno incantato il pubblico ciociaro.

L’impressione è che gli esterni rosanero abbiano ancora un potenziale inespresso, come se mancasse la fiamma per accendere la miccia del loro talento. Corini dovrà dunque trovare la quadra per affilare nuovamente le lame a sua disposizione, rimaste arrugginite ormai da tempo, e riportare al gol le ali nel 4-3-3 tanto agognato. Le stesse ali che potrebbero far spiccare di nuovo il volo al Palermo.

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15 thoughts on “Palermo, si torna al 4-3-3. Ma i gol degli esterni rimangono un rebus

  1. Manca la fase d attacco. Gli esterni d attacco fanno i difensori. I centrocampisti in primis Gomes fa il……raccattapalle. centrocampo inesistente.
    Costruzione devoluta ai kanci di Lucioni e Pigliacelli.

  2. Basta dare un’occhiata ai gol segnati da Di Francesco e Di Mariano negli ultimi anni . In più , cosa non da poco, mettici il non gioco espresso dalla squadra la totale assenza di schemi d’attacco e il gioco è fatto. I gol non arrivano mai per caso .

  3. Macché 4-3-3? Corini adotta il modulo suicida 6-3-1 con le ali schierate sulla stessa linea dei terzini e rinunciando in partenza a un centrocampista in grado di lanciare. Poi, ricorrendo a sostituzioni spesso sbagliate, “corregge” il modulo iniziale del in 8-1-1 condannando la squadra all’harakiri come a Parma e in tante altre occasioni. Personalmente, non ho niente contro il catenaccio. Trovo, anzi, più soddisfacenti le vittorie ottenute difendendo all’italiana rispetto a quelle strappate attaccando all’olandese. Ma la negghia assoluta di Bagnolo Mella prima mette il lucchetto al Palermo e dopo lascia agli avversari le chiavi per aprirlo. Voto 3. Due, invece, al CityGroup, che non ha ancora disposto l’esonero. Nonostante lo Sciagurato Eugenio viaggi, da settimane, a una media punti da play-out. Sintesi perfetta di un rendimento inferiore persino a quello fornito sul campo da Boscaglia. Che, tuttavia, Genio surclassa ai capitoli presunzione e ottusità.

  4. Corretto Vidimac. Non volevo puntare il dito sempre e solo su Corini. Il quale, ctra moduli ibridi e continui rimescolamenti, è riuscito a confondere le idee a tutti , giocatori compresi . Oggi la squadra non è compatta, non ha intese e vive delle prodezze di qualche singolo. E meno male che lo abbiamo.

  5. Come sempre Corrado giustamente, va giù pesante su Corini. Io vorrei tanto superare ormai questa fase , fase che ca avanti ormai da due danni quasi. Mi ha veramente stancato. Attendo pazientemente giugno nella speranza che i vertici questa volta scelgano con competenza. Che devo fare ?

  6. È mai possibile che ancora non avete capito che il 4-3-3 di Corini in realtà è un 4-5-1? Gli esterni non sono attaccanti e quindi è normale che non segnino se non raramente. Devono piuttosto crossare, nonostante in area di rigore non ci sia nessuno e Brunori non è bravo nel gioco aereo. Quindi cosa vi aspettate? Corini allena così le squadre!

  7. Da questo punto di vista le parole pacifiche di Gardini sono a mio parere illuminanti: tranquilli, dice, passerà prima o poi . E mi rassereno pure io . Il rammarico è quello, non da sottovalutare, di dover assistere a partite porcheria come quelle viste da due anni. Pazienza.

  8. Strano che non abbia adottato l’albero di natale…è pure il periodo è questo….!!!….ma quale 4 3 3….io non l’ho mai visto in campo…come scrivo dalla prima partita di campionato è un 4 5 1 bloccato a destra volutamente e con ali a piede invertito che devono fare i fluidificanti…più ibrido di così si muore..e infatti stiamo li…!!!

  9. Sogno da mesi il 4321 guidoliniano. Permetterebbe a mio parere di utilizzare al meglio i centrocampisti indossa , di valorizzare Vasic e di supportare meglio Brunori. Corini ? Conosce il modulo ma lui preferisce gli ibridi.

  10. Comunque e’ anche vero che calciatori importanti acquistati non stanno rendendo secondo le spettative.Non sara’ mica colpa di Corini se giocano male!!!Quindi diamo una botta al cerchio e una botta al….I giocatori se non rendono non credo proprio che sia colpa di Corini.E’ la mia idea.

  11. Il solito tizio ossessionato da Gomes non ha capito che Gomes, Coulibaly e Stulac sono i migliori giocatori del Palermo e tra i migliori di tutta la serie B; tecnicamente sono giocatori di categoria superiore e sono bravi anche a costruire gioco.
    Sono poi attaccati alla maglia, amati dai tifosi, rispettosi verso il pubblico…

    Soffermandosi su Gomes che ossessiona il solito tizio, anche a Manchester stimano tantissimo Gomes, che era apprezzato anche da Guardiola. Il paragone azzeccatissimo tra Gomes e Kantè è di noti esperti e giornalisti italiani e stranieri. Ad esempio molti prestigiosi giornali e giornalisti francesi e italiani hanno definito Gomes come nuovo Kantè. Non solo i giornali francesi ma anche quelli italiani paragonano Gomes a Kantè. “Kantè-Gomes” (Gazzetta dello Sport). “Claudio Gomes il nuovo Kantè” (Il fatto quotidiano). “Il nuovo Kantè” (goal.com) “Gomes il Kantè del Palermo (calciomercato.com) “Ecco Gomes, Palermo ha il suo Kantè” (Palermo Today

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