Diakité: “Palermo per fare il salto di qualità. Terzino o centrale? Sceglie Corini”
Le prime parole di Salim Diakité. Con molta spontaneità, il nuovo difensore del Palermo racconta della trattativa che lo ha portato in rosanero e delle tappe più importanti della sua carriera.
Diakité ha voluto fortemente Palermo e lo ribadisce con chiarezza, dicendo di voler fare in rosanero il salto di qualità. Infine, il difensore spiega di non avere un ruolo preferito fra il terzino e il difensore centrale: “Sono pronto in entrambe le posizioni, gioco dove serve a Corini”.
LA CONFERENZA
ORE 15.01 – “Trattativa iniziata da mesi? In estate c’era qualcosa, ma non è andata a termine. Ho avuto contatti con il diesse Rinaudo e sono rimasto a Terni, ma oggi sono qua a Palermo”.
ORE 15.02 – “La mia prima partita da professionista l’ho fatta contro il Palermo, è destino essere qui. Oggi, come anni fa, Palermo è Palermo: tutti lo sanno. Se possiamo andare in Serie A? Perché no”.
ORE 15.03 – “Caratteristiche del Palermo? Può farti sempre male, ha i giocatori per farlo. Anche quando ero a Terni ero consapevole di questo: pure se stai gestendo la partita, i rosanero possono farti male”.
ORE 15.04 – “A Terni sono stato benissimo, ringrazio la Ternana. Lì sono cresciuto, e ho capito che è arrivato il momento di fare un salto. E l’ho fatto nella squadra che volevo”.
ORE 15.04 – “Centrale o terzino? Mi piacciono tutti e due i ruoli, io gioco dove serve al mister. L’importante è che l’allenatore sappia che io sono pronto per qualsiasi ruolo”.
ORE 15.05 – “Se seguivo il club rosa negli anni scorsi? A Palermo hanno giocato Dybala, Pastore, li vedevo da piccolo in televisione. Quando il flaco è venuto a Parigi ero contento, tifavo per lui”.
ORE 15.07 – Sugli ex allenatori: “Lucarelli mi ha dato tanto, aveva fame e anche io ho questo carattere. Andreazzoli è stato un maestro, mi ha dato tanto dal punto di vista del gioco”.
ORE 15.08 – “Se posso migliorare? Un giocatore non può essere perfetto in tutto, sennò gioca al Real Madrid. Fisicamente sto bene, devo migliorare a livello tecnico. Si può sempre migliorare”.
ORE 15.09 – “Un modello? Mi piaceva Dani Alves anni fa, non era comunque un idolo. Ora guardo Walker da terzino e Rudiger come centrale: hanno la mia stessa fame”.
ORE 15.10 – “Chi devo ringraziare? Prima devo dire me, perché da piccolo non è stato facile venire qui, da solo. Poi la mia famiglia, i miei allenatori sin dalla Serie D. E infine tutti i ternani che mi hanno fatto sentire a casa”.
ORE 15.10 – “Ninja? Ho cattiveria, voglia e determinazione: per questo mi chiamano così”.
ORE 15.11 – “Guana (suo ex tecnico, ndr) non l’ho sentito, ma lo farò sicuramente nei prossimi giorni con calma”.
ORE 15.12 – “Ho giocato con Coulibaly l’hanno scorso, mi sono trovato bene. Quest’estate mi chiedeva informazioni e ora è contento di avermi qui. Col Bari sarà molto difficile, è una grande squadra. Ma anche noi lo siamo e vogliamo vincere: quando lo stadio è pieno, giochi in dodici e questo è importante. Ai tifosi dico di aspettarci carichi”.
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