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Palermo perfetto come un orologio svizzero. Le pagelle ironiche di A&F

Quello che pensiamo delle partite che si giocano il venerdì sera lo sapete già. Aggiungete che al Barbera arriva “la” Bari, squadra che mal sopportiamo da secoli e che ci dà spesso dispiaceri e il quadro è completo. Il calciomercato si è chiuso con tre acquisti che ci piacciono. È arrivato anche il giovanissimo Traorè che ovviamente non conosciamo manco per sbaglio e quindi da ieri guardiamo video su internet, manco se fosse nella categoria “Milf”.

Corini conferma Ranocchia e schiera il nuovo terzino destro Diakité. Rientra anche Brunori e si rivede titolare Insigne. L’ingresso dei tifosi del Bari è pirotecnico, nel senso letterale del termine: partono razzi a destra e manca che certificano la grande acredine (eufemismo da intellettuali) tra le tifoserie.

Il Palermo sembra davvero in palla, si abbassa compatto e sale in pressing che pare un orologio svizzero naturalizzato americano. Poi, con pochi passaggi, accende la partita e va vicino al gol con Di Francesco che prende il palo di testa con la porta mezza vuota! La partita resta nel pieno controllo del Palermo che ha in Ranocchia un regista a tutto campo come non se ne vedevano da secoli. In campo c’è una sola squadra ma il gol non arriva. Proprio quando cominciamo a preoccuparci arriva un gol di Ranocchia che infila un comodino sotto l’incrocio con un tiro di controbalzo che solo un grande giocatore può fare! Arriva il fischio finale che saluta il miglior Palermo della stagione per gioco, intensità e tecnica.


Al rientro abbiamo solo paura che rientri una brutta copia della squadra a noi cara e, dopo pochissimi minuti, arriva l’unica vera occasione del Bari sventata ancora una volta, come già nel primo tempo, da Brunori sulla linea di porta. Poi il tempo passa, i rosanero ritrovano convinzione e tornano ad occupare bene il campo chiudendo gli spazi con la stessa efficacia di un’anziana signora all’apertura del buffet a un matrimonio. E così arriva anche il raddoppio. Su punizione dalla trequarti, Di Mariano si inventa una rasoiata su cui arriva di testa Ceccaroni che non lascia scampo al portiere barese!

Ma il Palermo stasera è troppo bello e non può finire così. E quindi arriva l’ennesimo gol di testa di Jacopo Segre per il quale abbiamo davvero finito le parole! 3 a 0 e LA Bari annientata, esattamente come pronosticato da uno dei vostri cronitifosi al nostro amico Nicola, che non si interessa di calcio, ma è figlio del Signor Giovanni, illustre tifoso barese, che salutiamo con affetto come promesso. Il Palermo conquista i tre punti giocando la migliore partita della stagione e regalandoci una serata insolitamente serena. I nuovi acquisti hanno davvero alzato il livello e adesso tutto può succedere, che poi è esattamente quello che ci auguravamo! Forza Palermo!

Pigliacelli s.v. – L’unica vera parata per il Palermo la compie Brunori di testa e il nostro portiere può risparmiare anche sulla lavanderia. Ecologista.

Diakité 7 – Macina chilometri, arando la fascia, con una falcata degna della famosa storiella africana della gazzella che la mattina si sveglia e sa che deve correre per scappare dal leone. Mezzofondista.

(dal 36′ s.t. Graves) s.v.

Nedelcearu 6,5 – Nessuna sbavatura o disattenzione e del resto gli attaccanti baresi fanno davvero pochissimo, anche se in questi casi, come sempre, c’è da capire dove cominciano i meriti difensori ho i demeriti degli avversari. Pilastro.

Ceccaroni 7,5 – Il suo continuo proporsi in avanti per tutta la partita già ci aveva entusiasmato, la ciliegina sulla torta è l’incornata perentoria che regala il goal della serenità. Offensivo.

Lund 7 – Una partita degna dei livelli di inizio stagione, con tante sgroppate e ottime iniziative e cross, stavolta, precisi e calibrati. In ripresa.

Ranocchia 9 – Sigla una partita eccellente per intensità, visione di gioco, lucidità tattica con quello che quando i vostri cronitifosi erano giovani si chiamava semplicemente “eurogol “, una conclusione perfetta per coordinamento, esecuzione e potenza facendo innamorare immediatamente il pubblico della Favorita. Black mamba.

(dal 31′ s.t. Coulibaly) s.v.

Gomes 7,5 – Gioca un numero di palloni praticamente non misurabile e, ormai, cercando continuamente la verticalizzazione e talvolta anche la conclusione, cosa cui non eravamo abituati. Acceleratore.

Segre 8 – Abbiamo letteralmente esaurito tutti gli aggettivi e i complimenti per le sue prestazioni in cui, ormai, attendiamo il suo solito goal di testa come un bambino aspetta i regali sotto l’albero da parte di Babbo Natale. Santa Klaus.

Insigne 6 – Dopo una partita così trionfale non possiamo dare insufficienze ma lui, purtroppo, ci va vicinissimo. Sei politico.

(dal 20′ s.t. Di Mariano) 7,5 – Entra e, come sempre, becca subito un paio di calcioni che servono ad alleggerire la pressione del Bari. Poi decide di mettere più di uno zampino confezionando due assist perfetti per le testate di Ceccaroni e Segre che lanciano il Palermo in orbita. Traversone.

Brunori 7 – Anche se sul tabellino dei marcatori non c’è il suo nome, i due interventi sulla linea che salvano la porta di Pigliacelli valgono tanto quanto, cui aggiungere un paio di giocate da applausi e una continua pressione sulla malcapitata difesa biancorossa. Manny Tuttofare.

(dal 36′ s.t. Soleri) s.v.

Di Francesco 7 – Finalmente una partita sui livelli che ci aspettiamo da lui, anche se non è fortunato in almeno un paio di conclusioni, dimostrando tuttavia che sta alzando l’asticella. Scalata.

(dal 31′ s.t. Vasic) s.v.

Corini 8 – Il Palermo gioca la migliore partita della stagione per intensità, lettura delle situazioni di gioco, geometrie e solidità dimostrando anche capacità nel variare la tattica Grazie ad innesti mirati e precisi. Perfetto.

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