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Il Palermo si gode il “percorso”: Corini sulla scia di Guidolin e Iachini

La più bella tappa del percorso. La vittoria contro il Como conferma che il Palermo sta vivendo il miglior momento dell’ultimo anno e mezzo: nelle ultime dieci partite sono arrivate sei vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta (a Cittadella). I risultati stanno dando ragione a Eugenio Corini, che anche nel periodo più difficile aveva chiesto pazienza, e certificano l’ottimo lavoro della società in sede di calciomercato. I rosa sono tornati in corsa per la promozione diretta anche se la lotta per il secondo posto è appena cominciata.

Saper soffrire per poi reagire

Godetevi il percorso e date modo di lavorare“. Era stata questa la richiesta di Corini prima della sfida contro la Reggiana del girone d’andata. Il Palermo era reduce dal pareggio sul campo del Bari, in undici contro nove, e l’ambiente era già insofferente dopo la prima giornata di campionato. Quasi sei mesi dopo sembra cambiato il mondo. La strada è stata più in salita del previsto, il tecnico pesantemente contestato, i giocatori criticati, ma i rosa nonostante tutto sono lì e guardandosi indietro possono essere orgogliosi di aver superato tante difficoltà.

La partita col Como ha simbolicamente seguito l’andamento di questo ‘percorso’, parola tanto cara al tecnico che non manca mai nelle sue conferenze stampa. Il Palermo ha sofferto tanto nei primi trenta minuti: i rosanero non sono riusciti a trovare i giusti tempi per il pressing e hanno avuto difficoltà anche nel gestire il pallone. Poi l’episodio che ha cambiato la gara: Gabrielloni ha segnato ma il Var ha annullato per fuorigioco millimetrico; nell’azione successiva è arrivato il gol di Brunori. Il boato del “Barbera” (pieno come mai in stagione) ha rinfrancato la squadra di Corini, che ha reagito, è cresciuta e ha giocato un gran secondo tempo, conquistando tre punti pesantissimi.


Godersi il percorso

Il punto di forza del Palermo è quello di saper ‘stare dentro’ alle difficoltà. Se prima un episodio storto comprometteva tutta la partita, ora la squadra è più unita e sa ‘leggere’ meglio i momenti della gara: i rosanero sanno soffrire e riconoscono quando è il momento di attaccare o difendere. Negli ultimi match si registrano miglioramenti anche nella gestione del risultato. E non è solo la squadra a essere più unita, ma tutto l’ambiente.

Brunori e compagni, a suon di risultati, hanno riconquistato i tifosi. Il popolo rosanero, dopo le cocenti critiche e contestazioni, ha riconosciuto lo sforzo della squadra e pian piano tutto l’ambiente si è compattato. Il “Barbera” pieno e appassionato può essere un fattore decisivo nel finale di campionato, lo dimostra la recente cavalcata ai playoff di Serie C, valsa la promozione. Godersi il percorso dopo cinque vittorie consecutive in casa è un po’ più semplice…

Corini sulla scia di Guidolin e Iachini

I numeri stanno dando ragione a Corini, anche confrontandoli con le recenti promozioni in Serie A targate Francesco Guidolin e Giuseppe Iachini. Il Palermo, nella storica cavalcata del 2003/04, aveva 43 punti dopo 25 giornate e occupava il terzo posto in classifica, a -3 dall’Atalanta capolista e -2 dalla Ternana seconda. I rosanero avevano poi chiuso il campionato alla prima posizione con 83 punti (il format prevedeva 24 squadre).

Il Palermo di Iachini, nella stagione 2013/14, era già al primo posto dopo 25 giornate. I rosanero avevano conquistato 46 punti e grazie al pareggio 0 – 0 sul campo del Cesena conservavano quattro punti di vantaggio sull’Empoli e sei sul Lanciano terzo. Il campionato dei record si concludeva con 86 punti (format a 22 squadre).

La squadra di Corini è sulla scia degli illustri predecessori. Il Palermo, dopo 25 giornate, ha conquistato 45 punti, frutto di 13 vittorie, sei pareggi e sei sconfitte. I punti di ritardo dal Parma capolista sono tanti, ben nove, ma il distacco dalla seconda posizione è di una sola lunghezza e alla prossima c’è lo scontro diretto proprio contro la Cremonese.

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