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Mignani: “Col Cosenza con qualche certezza in più. Desplanches…”

Parla Michele Mignani. L’allenatore del Palermo, nella prima conferenza stampa al centro sportivo di Torretta, presenta la sfida contro il Cosenza. 

Il tecnico ha avuto modo di lavorare con la squadra per più tempo e sembra orientato a confermare la difesa a tre anche contro il Cosenza. Mignani ha approfondito anche il tema del portiere, con qualche dubbio sulla titolarità di Pigliacelli.


ORE 15.00 – “È stato un piacere lavorare in un centro sportivo di questo genere, c’è tutto quello che serve, è confortevole. Ogni giorno riesco ad avere conoscenze in più sulla squadra, ogni giorno cerchiamo di lavorare tutti insieme per dare conoscenze in più ai ragazzi. Questa settimana ci è servita tanto. Speriamo di arrivare alla partita col Cosenza con qualche certezza in più”.


ORE 15.01 – “Difesa a tre? Abbiamo bisogno di solidità, con la Samp era la soluzione migliore. La fase di non possesso è stata fatta bene, al di là dei gol presi. Ogni avversario ti porta a fare considerazioni, noi dobbiamo essere bravi ad adattarci. I giocatori sono esperti e hanno utilizzato entrambi i moduli, i concetti sono gli stessi”.

ORE 15.02 – “Dobbiamo essere bravi e veloci a capire cosa ci concedono gli avversari, non tutti hanno lo stesso modo di difendere. I nostri attaccanti sono bravi a muoversi nello spazio, dobbiamo essere più bravi a muovere la palla e far arrivare palloni più puliti alle punte. Avere dei portieri bravi con i piedi è un vantaggio, crei superiorità numerica nella costruzione da dietro ma non deve essere l’unica soluzione”.

ORE 15.05 – “Alla squadra ho detto che ho visto un po’ di timore con la Samp, penso sia una cosa normale visti i risultati non brillanti dell’ultimo periodo. Il risultato viene attraverso i gol non presi. Provo a lavorare con le mie idee e liberare la mente dei calciatori. Se il possesso palla l’abbiamo noi è più difficile subire gol. Dobbiamo giocare ogni partita per vincere, la mentalità deve essere questa”.

ORE 15.07 – “Desplanches o Pigliacelli? Penso a tutto. Il ruolo del portiere è diverso ma devo stare molto attento a valutare il comportamento di ogni mio giocatore”.

ORE 15.08 – “Ogni allenatore vorrebbe avere sempre tutta la rosa a disposizione. Senza Di Mariano dobbiamo trovare una soluzione alternativa. Buttaro può giocare a destra, anche Segre, Traorè e Graves, le soluzioni sono diverse. Gomes è più un play, lavora più basso. Coulibaly è una mezzala, lui e Gomes possono giocare in un centrocampo a due”.

ORE 15.10 – “Tutto parte dalla testa. Ho trovato una squadra con grande cultura del lavoro, va riconosciuto il merito allo staff che mi ha preceduto. I ragazzi sono disponibili e attenti, noi allenatori dobbiamo tirare fuori le loro energie”.

ORE 15.12 – “Sono tutti disponibili tranne gli infortunati di lungo tempo. Ho avuto un quadro più completo. Secondo me il Palermo è arrivato meglio della Samp a fine partita, abbiamo fatto bene negli ultimi 20 minuti. Ogni allenatore hai suoi metodi, soprattutto dal punto di vista fisico, dobbiamo essere bravi a mettere qualcosa dentro senza togliere”.

ORE 15.14 – “Il Cosenza ha cambiato allenatore da poco. È una squadra molto concreta, in casa avrà la spinta dei tifosi. La situazione di classifica impone che loro siano col coltello tra i denti ma noi dobbiamo essere più vogliosi”.

ORE 15.15 – “Gol subiti dalla distanza? Alla lunga i numeri hanno valore ma bisogna cercare di capire tante cose. Non mi fossilizzo solo sul portiere, si deve ragionare più da squadra”.

ORE 15.17 – “Puoi gestire il vantaggio in tanti modi, bisogna continuare ad aggredire l’avversario, non serve abbassarsi. È anche vero che ogni tanto bisogna tenere conto dell’avversario, noi dobbiamo avere la nostra fisionomia ma ci sono tante partite dentro la partita”.

ORE 15.18 – “Pretendo di più, è normale. Mi piacerebbe che la mia squadra avesse sempre il predominio della partita, lo spirito deve essere questo. Bisogna affrontare le gare con voglia ed entusiasmo. Aspettative dei tifosi? L’unica cosa che posso dire è che cercherò di dare tutto me stesso per fare il meglio possibile, ma non posso promettere niente”.

ORE 15.20 – “Tutti possono giocare insieme in attacco. Bisogna rendere omogeneo il reparto offensivo, il calcio moderno dimostra che servono giocatori di caratteristiche diverse, va anche in funzione dell’equilibrio della squadra. I primi difensori devono essere gli attaccanti”.

ORE 15.22 – “Mancuso è un ragazzo dentro il progetto, sa che può dare un contributo e lo tengo in considerazione. Vasic non ha fatto allenamenti con la squadra”.

ORE 15.23 – “Di Francesco ancora non ha espresso il suo potenziale, gli sto facendo un complimento. Può fare tutti i ruoli del centrocampo e dell’attacco, può diventare un giocatore importante. Si è messo a disposizione e per me è un grande valore, ha possibilità di tornare a giocare in Serie A”.

ORE 15.24 – “Non ho preclusione nei confronti di nessuno. Insigne nasce come attaccante esterno ma è tatticamente intelligente e può lavorare come seconda punta. Lo ritengo un valore aggiunto ma è tutto in funzione del momento della squadra”.

ORE 15.25 – “Quando arriva un nuovo allenatore si azzerano tutte le gerarchie. Stulac aveva bisogno di uno stimolo nuovo e diverso. Non esiste il titolare inamovibile perché penso sia giusto coinvolgere tutti”.

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6 thoughts on “Mignani: “Col Cosenza con qualche certezza in più. Desplanches…”

  1. Mister.
    Se come dice lei, non esiste titolare inamovibile.
    Allora perchè insistere con Pigliacelli, in porta, in luogo di De Planches.
    Faccia il cambio dia retta.
    Così facendo a Cosenza si vince.
    Saluti.

  2. Che la squadra si abbassa quand’è in vantaggio per poi subire rimonte assurde, è ciò che Corini ha trasmesso ai giocatori in questi due anni.
    Serve tempo per fare acquisire una mentalità vincente, Mignani mi sembra sulla strada giusta.

  3. Per quanto concerne Pigliacelli, spero che venga sostituito al più presto da Desplanches, bisogna dargli fiducia.
    Quando Baldini si decise a far parare Massolo al posto di Pelagotti, ci fu la svolta vincente…

    1. sono d’acordo, questa mentalità passiva e rinunciataria inculcata da Corini è stata la nostra rovina. per fortuna già con la Samp si è visto un bel cambiamento, in due anni non avevo mai visto le punte aggredire gli avversari. speriamo sia solo l’inizio

  4. finalmente un po’ di concretezza nelle parole, si parla di ruoli e di tattica. diciamo addio alla “supercazzola”

  5. Se questa è veramente la formazione che giocherà domani.
    Non è altro che la solita frittatona con cipolle. ( Tanta cara al Rag. Ugo Fantozzi. )
    Per capirci il solito Zuppone! Bollito! E Ribollito!
    Certo Manca! Corini, che è tanta roba.
    Ma in compenso c’è Pigliacelli……
    Saluti.

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