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Cessione Messina, no di Sciotto all’imprenditore palermitano Minore

La trattativa tra la famiglia sciotto e l’imprenditore Ettore Minore per la cessione del Messina finisce tra le polemiche: il club peloritano ha pubblicato una nota in cui comunica l’interruzione delle interlocuzioni, rispedendo al mittente le accuse della cordata cinese di cui Minore era intermediario che aveva parlato di “importante massa debitoria” che gravava nei confronti del club.

IL COMUNICATO

In riferimento alla trattativa intavolata con il potenziale acquirente di origini palermitane, occorre precisare che l’ACR Messina non ha ritenuto la “cordata poco cinese tanto Minore”, idonea a dare continuità, nell’interesse di Messina, al progetto sportivo avviato 7 anni fa dal presidente Pietro Sciotto. Si è ritenuto che non siano state offerte le idonee garanzie per l’importo pattuito, da doversi pagare a rate.

È falso che il Messina abbia una massa debitoria importante, come dichiarato; prova ne sia che in 7 campionati il Messina di Pietro Sciotto non ha mai subito alcun punto di penalizzazione. Contrariamente a quanto dichiarato dallo stesso Minore in una lettera aperta, pubblicata da alcuni organi di stampa, non c’è stato alcun ripensamento da parte di Pietro Sciotto.

La trattativa è andata avanti nella massima riservatezza fino a quando lo stesso Minore ha deciso di rilasciare dichiarazioni alla stampa locale. Dopo le trattative fallite per rilevare Grosseto, Viterbese, Sambenedettese, Marsala e Trapani, adesso Minore potrà arricchire il suo curriculum professionale con il nome di Messina. Messina lì 23/06/24 L’Ufficio stampa

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