​​

Il Palermo riparte dagli ultimi arrivati: Ranocchia e Diakité per la consacrazione

Il Palermo riparte dal buon lavoro fatto a gennaio: gli acquisti di Ranocchia e Diakité si sono rivelati importanti e anche se non hanno aiutato a fare il salto di qualità richiesto potranno fungere da buona base per il lavoro che andrà a impostare Alessio Dionisi.

Sarebbe infatti sorprendente se i due calciatori non partissero titolari perlomeno ai nastri di partenza della stagione 2024/25: sia Ranocchia che Diakité hanno infatti dimostrato di essere delle pedine importanti seppur con prestazioni a intermittenza, dovute anche a cause non per forza imputabili ai calciatori.

Filippo Ranocchia ha sin da subito stupito per le sue incredibili capacità tecniche e fisiche: esordio col Catanzaro a parte, il centrocampista arrivato dall’Empoli (il cartellino era della Juventus) ha poi segnato 4 gol consecutivi nelle seguenti partite, facendo volare il Palermo al secondo posto in classifica. Al suo arrivo è infatti coinciso il momento migliore della stagione per gli uomini di Corini. Il “turning point” per lui (così come per il Palermo) è il famigerato secondo tempo di Cremona, dove inizia il suo calo prestazionale e fisico che lo porta all’infortunio dopo il quale non riesce a tornare lo stesso di prima fino a fine stagione.

Dionisi può sfruttarlo a suo piacimento: Ranocchia con Corini prima e Mignani poi ha occupato tutti i ruoli del centrocampo, spiccando nella posizione di trequartista a supporto di Brunori ma anche nella posizione di mezz’ala. Non il massimo invece quando è impiegato da mediano di un centrocampo a due, dove non basta avere i piedi buoni ma bisogna anche essere attivi difensivamente. L’investimento del City Group sul calciatore è stato importante e per questo motivo rivestirà sicuramente un ruolo di attore principale.

È stato protagonista anche Diakité: arrivato come upgrade rispetto a Mateju (ceduto allo Spezia per la gioia di molti tifosi) l’esterno si è subito rivelato la migliore opzione possibile in quella zona del campo. Col vizio del gol, ha chiuso la stagione con 3 reti in 18 partite giocate, 2 delle quali di fondamentale importanza contro la Sampdoria al primo turno dei playoff di Serie B.

Così come il suo compagno, anche Diakité è stato utilizzato in tutti i ruoli: ha iniziato come terzino destro di una difesa a quattro, ma ha anche giocato come braccetto di destra nella difesa a tre e esterno di centrocampo. In quest’ultima posizione in particolare è spiccata la sua esplosività e capacità offensiva, ma non ha disdegnato anche come terzino semplice e questo è quello che interessa a Dionisi, che ha già precisato che non giocherà con la difesa a tre. Come centrale infatti ha giocato le sue peggiori prestazioni in maglia rosanero. Al momento la sua alternativa è Buttaro, reduce da una stagione anonima, con loro il ruolo può considerarsi coperto.

6 thoughts on “Il Palermo riparte dagli ultimi arrivati: Ranocchia e Diakité per la consacrazione

  1. Servono un centrale difensivo veramente forte, un regista VERO e una prima punta di peso per formare la famosa spina dorsale di una squadra che vuole fare sul serio.

  2. Messaggio corretto:

    Diakité meriterebbe la fascia di capitano! Diakitè, Gomis, Desplanches, Gomes, Saric, Nedelcearu, Stulac, Vasic sono i pilastri per il Palermo di quest’anno e del futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *