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Palermo, rissa allo stadio: sei identificati, rischio Daspo. Si cercano legami con Cosa nostra

Sono sei i tifosi identificati dopo la rissa avvenuta l’1 settembre davanti il “Barbera”, prima della sfida col Cosenza. Ma presto potrebbero essercene altri.

Rischierebbero il Daspo e l’allontanamento da ogni avvenimento sportivo. Lo scrive il Giornale di Sicilia che torna sulla rissa scaturita durante la sfida con la Cremonese, per il presunto furto in Curva di una maglia donata una bambina, e poi proseguita l’1 settembre.

Ma non solo. Il quotidiano parla di indagini su possibili coinvolgimenti della malavita organizzata per sedare la furiosa lite che ha visto circa 50 coinvolti. Dubbi anche sulle vere motivazioni della faida.

8 thoughts on “Palermo, rissa allo stadio: sei identificati, rischio Daspo. Si cercano legami con Cosa nostra

  1. Gli ultrà palermitani sono contro la mafia.
    Rimando al comunicato congiunto di anni fa firmato da tutte le sigle della curva nord sulla totale estraneità degli ultrà rispetto ad ambienti mafiosi.
    Rimando allo striscione di tanti anni fa degli UCS che recitava “Né mafia né omertà siamo solo veri ultrà” .

  2. Perché i giornali non parlano del comportamento esemplare degli ultrà palermitani a Pisa, Cremona e Castellammare di Stabia elogiato pure dal pubblico di casa, per fare solo 3 esempi recenti? È insopportabile la demonizzazione degli ultrà.
    Non succede mai nulla nella tifoseria palermitana, appena c’è una lite i giornali ne parlano per mesi come veri ossessi.

  3. L’errore come sempre è quello di generalizzare. La grande parte del tifo è pulita . Poi, lo sappiamo, siamo su questa terra e qualcuno tende a virare verso attività non proprio limpide . Ma mai generalizzare.

  4. Concludo. Gli investigatori hanno tutti i mezzi ormai per controllare, prevenire, punire chi allo stadio o nei pressi provoca danni e genera intemperanze pericolose . Che lo facciano senza indugi. Ho sempre elogiato i tanti bimbi, donne e anziani che in massa si recano allo stadio. Non roviniamo tutto.

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