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Palermo, al “Maradona” senza paura: Dionisi vuole sfatare il tabù Napoli

La speranza è quella di sfidarsi l’anno prossimo in Serie A, ma questa sera vincere vorrebbe dire regalarsi un sogno ad occhi aperti. Il Palermo gioca a Napoli una partita difficilissima, quasi proibitiva, ma non ci sono motivi per aver paura: i rosanero devono mettere in campo tutto quello che hanno per battere una vera e propria corazzata.

Nonostante la Coppa Italia non sia un obiettivo per il Palermo, la volontà è quella di indossare l’abito delle grandi occasioni, nel tentativo di mettere i bastoni tra le ruote a una nobilissima del calcio italiano come il nuovo Napoli di Conte. Tornare a calcare lo stadio di una grande della Serie A costituisce già una grande occasione, non solo per la squadra ma anche per Alessio Dionisi, che sogna di battere finalmente il Napoli, un’impresa ancora mai riuscitagli da allenatore.

Sono sei fino gli incroci tra il tecnico del Palermo e i partenopei, usciti vincitori in cinque occasioni. La prima sconfitta risale al gennaio 2021 (3 – 2 per il Napoli), in Coppa Italia, quando ancora sedeva sulla panchina dell’Empoli, mentre l’unico risultato utile è un pareggio risalente alla prima stagione sulla panchina del Sassuolo (2021/22), in quell’occasione fu un 2 – 2 tra le mura amiche. Il 2022 è stato indubbiamente l’anno in cui il Napoli ha lasciato Dionisi maggiormente tramortito sotto i propri colpi come testimoniano il 6 – 1 di aprile 2022 e il 4 – 0 di ottobre 2022.

Se per il Palermo vincere costituirebbe una vera e propria impresa, superare il turno è invece un obbligo morale per la squadra di Conte, che ha a disposizione una rosa dal valore di gran lunga superiore. Una squadra plasmata sotto i dettami di Antonio Conte, chiamato a rimettere insieme i cocci recuperati tra le macerie della disastrosa scorsa stagione del Napoli.

Dopo un inizio parecchio complicato, come testimoniano la vittoria in Coppa Italia contro il Modena soltanto ai calci di rigori e la disastrosa trasferta di Verona in campionato (l’Hellas vinse 3 – 0) il lavoro di Conte ha cominciato a dare i suoi frutti e il Napoli è ora reduce da quattro risultati utili consecutivi: tre vittorie (3 – 0 al Bologna, 2 – 1 al Parma, 0 – 4 con il Cagliari) e un pareggio nell’ultimo turno di campionato contro la Juventus.

La trasferta di Torino ha evidenziato ulteriormente la grande solidità difensiva che il Napoli sembra finalmente aver acquisito dopo le difficoltà iniziali, del resto la retroguardia è sempre stata uno dei punti di forza delle squadre di Conte. I partenopei hanno giocato alla pari con una squadra di altrettanto valore come la Juventus e a tratti hanno dimostrato anche di poter trionfare.

Contro il Palermo, Conte prepara una ‘rivoluzione’ e concederà spazio a chi ha giocato di meno sino a ora. Sono ben dieci i cambi previsti rispetto all’ultima sfida di campionato contro la Juventus ma gli interpreti restano di assoluto valore: Caprile prenderà il posto di Meret, mentre Mazzocchi, Marin, Juan Jesus e Spinazzola faranno riposare Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera.

L’unico confermato della sfida di Torino sarà Lobotka, che farà coppia con Gilmour nella mediana a due, sostituendo Anguissa. Sulla trequarti le iniziative più pericolose passeranno dai piedi di tre calciatori dal tocco sublime quali Neres, Raspadori e Ngonge, che avranno il compito di non far rimpiangere Politano, McTominay e soprattutto il fuoriclasse Kvaratskhelia. In attacco turno di riposo per Lukaku e spazio a Simeone.

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3 thoughts on “Palermo, al “Maradona” senza paura: Dionisi vuole sfatare il tabù Napoli

  1. Al Maradona “SENZA PAURA”? Con le resche Nedelcearu, Ceccaroni e Nikolau in difesa? Cerchiamo di non fare ridere, dai. Questi difensori fanno fatica contro giocatori di medio-bassa classifica di B. Pensa contro le riserve del Napoli (dei titolari manco parlo), che comunque sono signori giocatori. Tremo a pensare a cosa può combinarci Neres se viene schierato titolare…l’unica cosa logica è difendersi alla morte e ogni tanto provare a fare qualche contropiede. Calcio primitivo. Senza distrarsi dal campionato che è L’UNICA COSA CHE CONTA, e dove il Palermo il primo posto già lo vede col cannocchiale

  2. io, diversamente dal titolo, di paura ne ho tantissima e… siccome sono coraggiosissimo e rosanerodipendente, vedrò la partita lo stesso 😀

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