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Palermo, a centrocampo Verre “scavalca” Ranocchia: e se giocassero insieme?

Una poltrona per due oppure no? Alternativi o magari anche complementari? E’ la storia attuale di Verre e Ranocchia: uno con qualche problema fisico di troppo, l’altro che sta offrendo un rendimento al di sotto delle aspettative.

Tra i tanti problemi che Alessio Dionisi dovrà affrontare per risollevare le sorti del Palermo c’è anche quello legato al fattore “qualità” a centrocampo. Il tecnico deve decidere se nel centrocampo rosa, magari ridisegnando un po’ le geometrie, ci può essere spazio per tutti e due insieme.

Fino a poco tempo fa la convivenza era stata esclusa in modo categorico. A Frosinone per quasi un quarto d’ora e prima ancora con il Cittadella per pochi minuti, i due hanno giocato insieme. Chissà se Dionisi vorrà rischiare (perché di rischio si tratta) per conferire qualità e personalità al centrocampo.


Attualmente Dionisi ha premiato il buon momento di Valerio Verre che è stato tra i migliori nelle ultime partite e che ha garantito fantasia al gioco. Ranocchia è sceso nelle gerarchie, dopo l’inizio eccellente subito dopo il suo arrivo sembra aver perso la strada e adesso andrebbe aiutato per tornare in carreggiata.

Verre – Ranocchia: gerarchia stravolta

L’acquisto di Verre a inizio stagione era stato visto da molti come una “minestra riscaldata”: lo scetticismo era legato a diversi fattori, su tutti il fatto che il centrocampista classe 1994 tornava in Sicilia dopo essere stato lasciato libero dalla Sampdoria e dopo essere stato “scartato” dalla precedente gestione tecnica del Palermo targata Corini – Rinaudo. In molti però consideravano il suo innesto in una luce diversa, una sorta di “vice Ranocchia”, una riserva di lusso pronta a mischiare le carte in tavola con le sue indubbie qualità nei minuti finali.

La situazione si è completamente ribaltata: Verre da quando è ritornato dall’infortunio è imprescindibile, l’unico suo problema è il minutaggio ridotto. Se non avesse problemi atletici che alla lunga ne limitano il rendimento difficilmente Dionisi ne farebbe a meno.

Le fortune di Verre coincidono con le difficoltà di Ranocchia: l’inizio di stagione del centrocampista, investito di grande fiducia e acquistato per circa tre milioni di euro, non è stato all’altezza. I ricordi legati al suo arrivo (4 gol e 11 punti nelle prime 5 da titolare nel Palermo di Corini) sembrano lontani. In stagione si ricordano solamente alcuni calci piazzati ben battuti, come quelli che hanno portato ai due gol di Modena ma poco più. Essendo insieme a Brunori uno dei calciatori più attesi, Dionisi ha “l’obbligo” di recuperarlo.

Verre o Ranocchia: la convivenza è difficile

È una riflessione difficile, che Dionisi probabilmente farà in questi giorni approfittando della sosta. E il rischio è alto perché, se Dionisi non vorrà ritoccare il modulo 4-3-3 finora poco fruttuoso, fare giocare insieme Verre e Ranocchia significherebbe rinunciare a un “martello” come Segre (o Gomes), magari utilizzando Ranocchia in posizione più arretrata come è successo a Frosinone per poco più di dieci minuti. A meno che Dionisi non provi a lasciare il 4-3-3 a favore del 4-3-1-2.

L’impressione è che Dionisi non sia rimasto particolarmente colpito da Ranocchia e che preferisca “andare sul sicuro”. Una “sicurezza” che però finora non ha pagato, con prestazioni altalenanti anche all’interno della stessa partita e con risultati ampiamente al di sotto della sufficienza.. Ecco perché non sarebbe fantacalcio il tentativo di farli convivere, magari per un minutaggio un po’ più lungo. Puntare sulla qualità non dovrebbe essere mai un peccato mortale.

31 thoughts on “Palermo, a centrocampo Verre “scavalca” Ranocchia: e se giocassero insieme?

    1. Ahahahahah!!! Gomes non si è mai seduto in panchina da quando è arrivato, con qualunque allenatore.
      Solo un cretino può non capire quanto sia utile alla squadra.

          1. Sempre compagni di merende siete. Io u’ sapia dai tempi della presunta autocitazione attribuitami da Cu u’ Canusce Rosanero su assist letterario (oddio…) di Chiu’ Gnorante Ra Calia Drastico. A quando l’unione civile di questa coppia di incompetenti?

  1. Visti gli sviluppi di alcuni giocatori e il sostanziale fallimento del progetto tattico di Dionisi, cervellotico per molti aspetti (giocatori fuori ruolo, a piedi invertiti etc,), riterrei la soluzione più indicata proprio quella di fare giocare Ranocchia e Verre insieme in un centrocampo a quattro messo a rombo con Segre e Gomes interni e davanti due punte (visto che ne abbiamo tre, teoricamente forti). I vari Di Francesco, Di Mariano, Insigne, mezze punte – mezze calzette possono riciclarsi seconde punte o, in caso di necessità di attaccare con più uomini, anche trequartisti. La rinuncia agli esterni di attacco sarebbe poca cosa perché in realtà il Palermo fa sempre molto poco sulle fasce. Poi a gennaio, insistendo con questo modulo, si potrebbero prendere alcuni giocatori (confidando anche sul rientro di Blin) per avere più alternative in questi ruoli. Ma temo che Dionisi, come la maggior parte degli allenatori, si incaponirà fino alla fine con il suo modulo, anche per una questione di coerenza delle idee (sbagliata, perché chi persevera nell’errore sbaglia almeno due volte) fino a quando la società, come è avvenuto l’anno scorso, non sarà costretta a cambiare l’allenatore. Ma a quel punto avremo perso mesi, posizione in classifica e condizione fisica e mentale dei giocatori.

    1. Lo sostengo da anni che il modulo migliore sarebbe il 4312 o rombo che dir si voglia. Il problema sarebbe, a quel punto, che non avremmo i due terzini che fanno tutta la fascia (vedi Balzaretti a sx e Cassani a dx). In ogni caso, a mio avviso, sarebbe un problema minore rispetto a quelli che abbiamo adesso dove segniamo col contagocce.

  2. Teoricamente una buona idea . Per me difficile da realizzare con questa tipologia di giocatori. Troppo fragili, discontinui, mai in condizione. Manca a tutti e due la continuità e la forza nei novanta minuti . Più realizzabile forse puntare su uno dei due davanti alla difesa . più Verre che Ranocchia forse. Ma parliamo sempre di arripizzamenti purtroppo.

  3. Dionisi dovrebbe innanzitutto spostare Pierozzi (terzino ottimo) sulla dx e formare una coppia centrali decente con Diakitè e Baniyya, sistemando così la difesa. Gomes mediano Ceccaroni sx.
    Poi mettere Verre in regia e Ranocchia falso nove per aumentare l’incisività e la profondità davanti, e poi mettere dentro i giocatori più efficaci, senza zanzaroni evanescenti, e cioè Di Francesco e Brunori.
    In casa farei giocare Brunori trequartista, perché ne ha la stoffa, e Henry centravanti boa, mentre in formato esterno Segre al posto di Henry e davanti Brunori e Di Francesco.
    Quando manca qualcuno però son dolori, ma a questo dovrebbero provvedere al mercato invernale, se ci tengono a provare ad andare in A.

  4. La colpa è di un mister che vuole adattare i giocatori al suo ruolo preferito. La storia insegna che i migliori allenatori sono quelli che agiscono al contrario adattando le proprie idee alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Dionisi sta rovinando parecchi giocatori schierandoli sempre fuori ruolo. Su Brunori non mi esprimo perchè non si sa tutto, ma se dovesse essere una scelta legata alla posizione dell’attaccante, non adatta al gioco di Dionisi, mi sembrerebbe davvero una scelta da incompetente.

  5. Raccomandato ci sarà Corrado e chi non glielodice pure!
    In panchina si possono accomodare i pupilli di Corrado, non certo Gomes!
    Gomes è il giocatore più forte e più amato del Palermo, il migliore in campo, il più forte della serie B, uno che onora sempre la maglia, uno dei pochi giocatori di categoria superiore, uno che unisce tecnica, tattica, talento, qualità, quantità, geometrie, interdizione…

    Gomes non si tocca!

      1. Definire tartaruga un giocatore rapido di testa, di piedi e di gambe qualifica l’autore della grottesca definizione.
        Ma d’altronde cosa aspettarsi da uno che si è autodefinito “son corrado son …gotto e quando le sparo lo faccio con il botto” (citazione su stadionews del 9 giugno 2024 tra i commenti a firma Corrado).

  6. La migliore idea sarebbe schierare un centrocampo con Gomes, vasic e saric. Sarebbe il più completo e assortito.
    Di certo l’unico indispensabile è Gomes.
    Senza Gomes non si vince, anzi si perde come in tante occasioni o si rischia di perdere (vedi col frosinone, dove l’unica occasione del secondo tempo dei ciociari è stata quando Gomes era stato sostituito e il frosinone stava segnando alla fine)

    1. Certo. L’importante è che a centrocampo non giochino italiani, tipo gli odiati Ranocchia, Segre e Verre. Poi se precipitiamo in D con i tuoi titolatisdimi stranieri cu si ni futti…

    2. Tartaruga Gomes Un Gol In 89 Partite è imprescindibile forse per gli avversari. Perché, guarda caso, l’ultima striscia vincente del Palermo, che risale ai tempi di Corini, coincide con l’assenza di un mese per infortunio di Rodri Gomes Pallone d’Oro 2025. “Falso”, starai già urlando. Invece, è verissimo. Basta che ti riguardi tabellini, che non sbagliano mai. Ed eviterai ulteriori malafiure..

      1. Falso!
        Proprio tabellini, statistiche smentiscono corrado!

        1) Gomes era presente sia nelle quattro vittorie consecutive in casa a cavallo tra fine 2023 e inizio 2024 ( Palermo Pisa 3 a 2, Palermo Cremonese 3 a 2, Palermo Bari 3 a zero. Palermo Modena 4 a 2) sia nelle 3 vittorie consecutive del 2023 ( Reggiana Palermo 1 a 3, Palermo Feralpi Salò 3 a zero, Ascoli Palermo 0 a 1). Ed è stato uno dei migliori (da lui sono iniziate molte azioni da gol), tanto da essere promosso a pieni voti da tutti i giornali on line e cartacei.

        2) Viceversa senza Gomes abbiamo subito 5 gol dal Napoli, abbiamo perso a Venezia, abbiamo perso tante partite. E addirittura in partite dove Gomes partiva da titolare appena è uscito abbiamo subito gol e perso (vedi salernitana, ascoli e tante altre).

        3) definire tartaruga un giocatore rapido di testa, di piedi e di gambe qualifica l’autore della grottesca definizione.

        1. Non è solo che non sai leggere nemmeno i tabellini è anche che falsifichi la realtà mistificando dati incontrovertibili. Tipo:
          1) Non c’è mai stata, come sostieni tu, una striscia di quattro vittorie consecutive del Palermo “a cavallo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024”. I risultati, a seguire il calendario, non mentono come te: Palermo-Pisa 3-2; Como-Palermo 3-3; Palermo-Cremonese 3-2; Cittadella-Palermo 2-0; Palermo-Modena 4-2; Catanzaro-Palermo 1-1. Per cui la striscia vincente di quattro partite (addirittura) da te ricondotta alla presenza costante di Rodri Gomes Pallone d’Oro 2025 semplicemente ESISTE SOLO NELLA TUA FANTASIA MALATA. 2) I tabellini del campionato 2022-2023 registrano, invece, la striscia vincente cui facevo cenno io spiegandola con l’assenza dal campo per infortunio di Tartaruga Gomes Un Gol In 89 Partite. Eccola nel dettaglio: Palermo-Bari 1-0; Ascoli-Palermo 1-2; Palermo-Reggina 2-1. Al posto del mediano francese gioco’ (bene) Damiani. Claudio rientro’ in trasferta contro il Genoa e, guarda caso, il Palermo perse 2-0.
          3) E, fin qui, siamo 2-0 per me. Ma IL TUO AUTOGOL CLAMOROSO mi porta a condurre 3-0. Citi una striscia vincente, sempre della stagione 2023-2024, con protagonista Testuggine Claudio. Peccato che il tuo pupillo, titolare e non sostituito in Reggiana-Palermo 1-3, rimase fisso in panchina (Stulac titolare) durante Palermo-Feralpi Salo’ 3-0 e subentro’ a Henderson al 60’ di Ascoli-Palermo 1-2. Ergo la striscia vincente da te ricordata non può essere in alcun modo accostata alla presenza costante di Gomes nelle tre partite. Ti sei fatto un autogol mortificante, insomma. Modello Comunardo Niccolai. Ah, ah, ah…
          4) Gran finale: cerca, se proprio vuoi, di imbrugghiare chi di calcio ne capisce meno di te, incompetente assoluto che non sei altro. Per esempio, il tuo compagno di merende Alex Drastico. Con me non ci provare nemmeno perché ti sbugiarderò sempre. Come quando affermo, smentito solo da te, che in Curva Nord non ti conosce nessuno.

    3. Su Gomes sono d’accordo che debba essere al momento titolarissimo, su Vasic e Saric no poiché hanno dimostrato molto poco ed hanno avuto le loro occasioni. Meglio Segre e Verre nella speranza che Ranocchia torni ad essere devastante.

  7. Viene da ridere a leggervi, Chi la vuole cotta, chi cruda e chi al sangue! E’ proprio vero che in Italia ci sono 60 milioni da allenatori……

    1. Certo. L’importante è che a centrocampo non giochino italiani, tipo gli odiati Ranocchia, Segre e Verre. Poi se precipitiamo in D cu si ni futti..,

      1. Cusinifuti cusinifuti, solo questo sai dire sciagura che sei. Peraltro in un dialetto che non è quello palermitano.

  8. Non abbiamo il tecnico giusto è solo una questione di competenza e di garra se si cambia potremo svoltare ma non cambieranno mai quindi 4 3 3 ad oltranza…

  9. Parola d’ordine per la prossima in casa ?? CONTESTAZIONE PER BIGON DE SANCTIS E DIONISI 3 incapaci! Lasciate stare i giocatori quelli hanno limiti e noi lo sappiamo bene da anni erano altri ( Bigon De Sanctis) che dovevano pensarci in estate!! CONTESTAZIONE E VAFFA PER TUTTI!!!

  10. Il problema e’ la prima punta nn il centrocampo. Ormai si costruisce sempre molto o povo piu fell’avversqrui. Wu subisce poco. Non si segna nn perxhe Manchin I centrocampisti

  11. Si Valerio, sembra quella più realizzabile. Magari con le due punte si potrebbe provare a salvare il soldato Le Duaron. 4 milioni mica bruscolini. Le mezze punte e puntine varie potrebbero affiancare il centravanti con una formula più prudente. Un 4321. Ma credo resteranno solo chiacchiere tra tifosi.

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