Miccoli: “Maria Falcone mi ha capito. Il mio errore? Dire sempre di sì a tutti”
Fabrizio Miccoli ha concesso una lunga intervista per il Corriere della Sera e ha raccontato del suo recente ritorno a Palermo. L’ex capitano rosanero ha incontrato Maria Falcone, chiedendo scusa di persona dopo quelle parole fuori luogo che gli hanno cambiato la vita.
“Ho incontrato una donna straordinaria che mi ha accolto con il sorriso – afferma Miccoli – . Ero emozionato e anche un po’ intimidito, ma vederla era un desiderio forte per spiegarle ancora una volta il significato di quelle parole. Dirle quanto mi fossi pentito. Quella vicenda ha fatto male a me ma soprattutto ai miei genitori, che ci sono sempre stati. Per tanto tempo ho provato un grande senso di colpa nei loro confronti. Vergogna, quasi. Se ne sono uscito è grazie a loro, a mia moglie Flaviana e ai nostri figli Diego e Swami. Il loro sostegno è stato vitale. Questo ho raccontato alla dottoressa Falcone, lei ha compreso il mio dolore. Non smetterò mai di ringraziarla“.
Miccoli parla del suo periodo in Sicilia: “Ero il Maradona del Palermo, giusto? Quella città è stata tutto per me: casa, famiglia, amici. Vita. Mi hanno adorato e io li ho amati: tifosi, compagni di squadra, allenatori, presidenti. Sono stati veramente una famiglia. Con la mia vicenda non c’entra niente il calcio e non c’entra niente Palermo. Ho fatto io un errore enorme”.
Sul suo più grande errore, dice: “Dire sempre di sì a tutti. Sono stato molto ingenuo, troppo disponibile, ma questo è il mio carattere che sto cercando di modificare. Ho sbagliato, ho pagato, ho chiesto scusa e ho messo un punto definitivo incontrando Maria Falcone con la quale faremo anche iniziative di solidarietà insieme per Palermo. Se mi faccio un esame di coscienza mi dico che ero e resto una brava persona. La porta di casa mia era sempre aperta”.