Il Palermo e il “doppio” Dionisi, il “mercato” che fa infuriare e il malcontento del Brest
Il Palermo è definitivamente entrato in confusione, come se già non bastasse quella che c’era. Domenica prossima, contro il Catanzaro, arbitrerà Dionisi e la notizia, arrivata fino a Manchester, era stata accolta con soddisfazione: “Beh, meglio lì che in panchina”, avrebbe detto un alto dirigente.
Poi il chiarimento dell’equivoco: Alessio Dionisi resta sulla panchina del Palermo (un po’ traballante), quello che arbitra si chiama Federico ed è solo un omonimo. In società hanno provato a contattare l’Aia per vedere se era possibile uno scambio di ruoli ma quelli non ne volevano sapere niente: ai loro tesserati – avrebbero detto – arrivano già abbastanza insulti. Ai tifosi del Palermo, innamorati ma incazzati (parole loro), resta una magra consolazione: dovesse partire il solito coro “arbitro cornuto” prenderebbero…. due piccioni con una fava.
A proposito di Palermo. Venerdì ci sarà lo scambio di auguri tra società e stampa, appuntamento che anche l’anno scorso venne celebrato il 13 dicembre, probabilmente in onore della festa di Santa Lucia, molto sentita a Palermo per via delle arancine, della cuccìa e delle panelle dolci. Solo che stavolta il 13 viene di venerdì e gli scaramantici hanno già fatto i primi gesti apotropaici sotto la cintura (per scacciare il malocchio). Considerati i risultati della squadra, lontanissimi dalle attese, si può però dire che la società – sempre molto attenta alla programmazione – è riuscita a unificare Venerdì Santo, Quaresima e Santo Natale in un colpo solo. Del resto, avere i giornalisti tra i piedi più di una volta l’anno sarebbe un po’ troppo.
Tra i tanti giocatori con il broncio, in settimana ha fatto notizia il portiere Desplanches: molti gli hanno contestato gravi responsabilità sul gol della Carrarese che è costato la sconfitta. Aveva assorbito il colpo con molta dignità, poi però i giornali hanno riportato la notizia di un interessamento (presunto?) del Palermo per il portiere Radu, quello che costò uno scudetto all’Inter. E immaginiamo che il portiere del Palermo abbia sbottato acido: “Non credo che il nuovo arrivato sarebbe in grado di fare papere migliori delle mie”, avrebbe detto. E la società, riconoscendogli ragione, ha abbandonato la pista Radu.
Nel frattempo fanno discutere le dichiarazioni del tecnico del Brest, Roy. La squadra francese martedì ha battuto in casa il Psv di Eindhoven e ha ulteriormente migliorato la sua classifica, piazzandosi al quinto posto e ipotecando il passaggio diretto agli ottavi di finale. Sarebbe un miracolo, la più grande sorpresa stagionale della Champions. Eppure in casa francese monta il malcontento. Il tecnico se la sarebbe presa con la società confessando nelle dichiarazioni post partita: “Se non avessimo ceduto Le Douaron a quest’ora saremmo davanti al Liverpool”. Come dargli torto?
(gm) A scanso di equivoci, sottolineo che il contenuto del pezzo rientra nella categoria “ironia” ed è frutto della fantasia dell’autore
Fortissimo !!! Ironia allo stato puro…complimenti 😃😃
Due sorrisi per iniziare bene la giornata in un periodo in cui noi tifosi rosanero sorridiamo ben poco: il primo per il godibilissimo pezzo del redivivo Satyricus, il secondo per la precisazione del Direttore.
In effetti conviene prenderla a ridere, perché altrimenti ci si ammalerebbe di fegato…
Palermitano ma milanese residente ,tifoso Inter o Milan? No, sono rimasto tifoso della mia squadra di gioventù ma mai avrei creduto ad una pochezza calcistica come quella vissuta dall’ arrivo del City.Eppure con la disponibilità finanziaria pensavo che i problemi del post Zamparini fossero finiti.No ,la finanza non ha mai fatto grande ,calcisticamente, una squadra.Uomini, capacità,impegno,programmazione,competenza fanno una squadra.A quando tutto questo? Saluti
“La finanza non ha mai fatto grande calcisticamente una squadra”. Per informazioni chiedere al Manchester City…..
Grande 😀
Ironia del canchero in un momento sportivamente drammatico! Avere i giornalisti intorno più di una volta l’anno per festeggiare qualcosa sarebbe troppo!