Guardiola: “Esonero? In una stagione brutta può succedere. Non mi dimetto”
A Manchester è il giorno del derby tra City e United, una sfida cruciale per entrambe le squadre. Il Manchester City vive il momento più difficile dell’era Guardiola: sette sconfitte nelle ultime dieci partite. L’unica vittoria recente, contro il Nottingham Forest, non basta a risollevare un clima sempre più pesante attorno al catalano.
Pep Guardiola, che a novembre ha rinnovato il suo contratto con il City fino al 2027, è per la prima volta seriamente in discussione. Consapevole delle critiche, ha affrontato il tema con estrema chiarezza nella conferenza stampa pre-derby. Il concetto centrale del suo discorso è chiaro: “non intende dimettersi“, ma accetterebbe un eventuale esonero, qualora il club lo ritenesse necessario.
“Non possiamo perdere partite in eterno”, ha ammesso Guardiola. “La gente pensa che non sarò esonerato per ciò che abbiamo fatto in passato, ma veniamo giudicati quotidianamente. E in una stagione negativa può succedere di essere licenziati“.
Sulle dimissioni, Guardiola ha ribadito la sua posizione ferma: “Il club sa che non me ne andrò. Se accadesse, sarebbe una loro decisione. Io voglio essere vicino ai miei giocatori, soprattutto in momenti come questo”. Nonostante il rinnovo di contratto, Pep non sembra pentito della sua scelta: “Piuttosto mi pentirei se lasciassi ora. Dormirei peggio di quanto non faccia adesso. È impossibile andarsene in una situazione così”.
“Se il mio capo non è contento, può licenziarmi. Ma quando sentirò che è il momento giusto, sarò io ad andarmene”. Per ora, Pep resta saldo al timone, deciso a cambiare rotta.