Toni: “A Palermo mi sono affermato, non c’entra niente con la B. Brunori…”
“Da dove sono partito e sicuramente
dove mi sono affermato“. Con queste parole Luca Toni descrive Palermo e Modena, domenica a confronto nel torneo di B. L’ex attaccante è stato intervistato da Repubblica e ha raccontato la sua esperienza in rosa, oltre a parlare della stagione in corso.
“La cosa più bella è che mio figlio Leo si guarda spesso i video di quel periodo. L’altro giorno è rimasto impressionato dal Palermo-Triestina della promozione, con lo stadio strapieno. Solo attraverso i suoi occhi mi rendo conto di cosa è stato
quel Palermo”.
“Palermo non ha niente a che fare con la B. A maggior ragione oggi che c’è un gruppo internazionale alle spalle: pensare che sono gli stessi del Manchester City dovrebbe essere una garanzia. Penso che l’investimento societario non stia andando di pari passo con i risultati sportivi, ma il Palermo ha fatto passi da gigante”.
Poi, Brunori. “deve pensare di riprendere per mano squadra e tifosi e ricominciare a correre. Sapere che puoi dare una gioia con un gol a 35 mila persone che sono allo stadio e alle altre in tutto il resto del mondo è fantastico”.
Come, non c’entra? La storia del Palermo è una storia di Serie B, intervallata da clamorose cadute nelle serie inferiori. Escludendo doverosamente la parentesi dell’ ‘Innominabile’, da tanti ‘tifosi’ definito il peggiore dei Presidenti, anche dopo la sua dipartita. E le fugaci, antiche, apparizioni nella serie maggiore. Attimi, vissuti dentro un ascensore, nefasti per il patrimonio di un galantuomo, al quale è giustamente intitolato lo Stadio.
Palermo di pititto come dico sempre. E chi ha i pochi capelli rimasti imbiancati lo sa bene . Mi fermo qui, non vorrei suscitare le solite insulse considerazioni.