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Palermo, Pohjanpalo riaccende l’entusiasmo: e molti tifosi tornano a sognare

Può l’acquisto di un singolo giocatore, per quanto importante, riaccendere l’entusiasmo di una piazza delusa e amareggiata? A quanto pare sì. L’arrivo di Joel Pohjanpalo ha scatenato un’euforia incredibile, sia sui social che nel saluto ai tifosi avvenuto allo stadio “Barbera”. Scene che a Palermo non si vedevano da tempo e che riportano alla mente un altro ‘miracolo’ sportivo di qualche stagione fa.

L’acquisto dell’attaccante finlandese, per valore economico e impatto mediatico, è il più importante della storia recente del Palermo. La trattativa è stata lunga e complessa, come ammesso dal direttore sportivo Carlo Osti, e l’attesa ha alimentato ancora di più il desiderio dei tifosi. Il club rosanero ha saputo sfruttare l’occasione, organizzando una presentazione in grande stile con un meet & greet, il saluto dall’iconico balcone del “Barbera” e una spinta importante sul merchandising personalizzato.

L’accoglienza dei tifosi e l’effetto Pohjanpalo

La risposta del pubblico è stata impressionante. Oltre 500 tifosi si sono radunati nel piazzale dello stadio per accogliere il nuovo bomber come un re, mentre settanta persone hanno fatto la fila per un autografo e una foto, già con la maglia numero 19 acquistata. Una partecipazione trasversale: famiglie, professionisti appena usciti dal lavoro, giovani appassionati. Nessun gruppo organizzato, solo puro entusiasmo.


Se un alieno fosse atterrato al “Barbera” in quelle due ore, avrebbe pensato che il Palermo fosse almeno nelle prime posizioni del campionato. Difficile spiegargli che fino a un mese fa la squadra era in crisi, con contestazioni a giocatori, allenatore e dirigenza. Che la squadra occupa a malapena l’ottavo posto in classifica e fatica a mettere insieme due vittorie di fila. O che, nonostante gli investimenti, parte della tifoseria nutre ancora dubbi sulla reale volontà della proprietà di puntare alla Serie A.

Entusiasmo irrazionale o nuovo inizio?

Pohjanpalo ha riacceso l’entusiasmo. Il finlandese rappresenta il simbolo di un mercato ambizioso, costruito per un obiettivo chiaro: il Palermo vuole la Serie A. Un entusiasmo irrazionale che nasconde la voglia del popolo rosanero di tornare a sognare.

Scene così non si vedevano da anni. Il City Group le ha solo ‘annusate’, ma mai vissute veramente (c’erano in corso le trattative per l’acquisto del pacchetto di maggioranza di Hera Hora). Pohjanpalo affacciato al balcone del “Barbera”, ad arringare i tifosi, ha ricordato tanto quel magico periodo dei playoff 2022, vinti dal Palermo.

La situazione era bene o male la stessa: i rosa stagnavano in Serie C, i tifosi erano delusi, ma pian piano vennero coinvolti nel sogno un po’ pazzo di Silvio Baldini. Il modo di fare dell’allenatore coinvolse tutta la città, che decise di tornare a seguire una squadra che credeva ciecamente nell’impresa. Palermo e il Palermo, una cosa sola, come dimostrano gli incredibili sold out consecutivi del “Barbera” per quelle partite.

E impresa fu, tra l’incredulità generale. L’arrivo ufficiale, pochi giorni dopo la promozione, di City Group sembrava alimentare quella voglia di sognare, che invece negli anni si è trasformata in disillusione. È presto per dire che sia cambiato qualcosa, ma quello che è successo martedì al “Barbera” per Pohjanpalo non è banale.

Il difficile compito di mantenere vivo il fuoco

Palermo è così: si infiamma come benzina, ma può spegnersi altrettanto velocemente se le aspettative vengono disattese. Pohjanpalo, e la squadra, saranno in grado di non dilapidare questo nuovo sprint di entusiasmo?

Ora la palla passa soprattutto a Dionisi, chiamato a trovare la giusta amalgama per non disperdere questa ondata di entusiasmo. Magari i benefici si vedranno subito, a partire dalla sfida contro lo Spezia, ma il Palermo ha bisogno di trovare continuità per dare sostanza ai sogni dei tifosi. Se questa esplosione emotiva si rivelerà l’inizio di qualcosa di concreto o solo fumo negli occhi, lo dirà il campo.

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10 thoughts on “Palermo, Pohjanpalo riaccende l’entusiasmo: e molti tifosi tornano a sognare

  1. Senza nulla da togliere a capitan Brunori che era ed è il capitano di Palermo, con Pohjanpalo era scattato qualcosa dopo l’applauso che ha ricevuto dal pubblico di Palermo l’anno scorso da avversario – qualcosa che è maturato nei messi successivi ed è scoppiato ora – Ben venuto a Palermo che ti aspettava e sono sicuro che con Brunori farai grandi cose – Forza Palermo

  2. “Entusiasmo irrazionale o nuovo inizio?” direi entrambi. il calcio è passione e per questo irrazionalità ed e così per tutti i tifosi di tutte le squadre del mondo, nel bene e nel male. da tifosi non si può non emozionarsi per l’acquisto di pohjanpalo. è stata una mossa di grande valore e con un grande significato. finalmente la società si è palesata, ha fatto quello che volevamo da tempo ovvero una dimostrazione di forza dicendo a tutto il popolo rosanero ci siamo e lottiamo per portare il palermo in serie A, cosa mai fatta finora in modo così perentorio.
    per quanto riguarda il nuovo inizio sulla carta lo è al 100%, ora bisogna vedere cosa dice il campo, se possiamo davvero credere in una rimonta playoff

  3. Vedendo Pohjanpalo anche a me è venuto in mente Baldini che in quella bellissima primavera calcistica del 2022 si affacciava dalla finestra del Barbera e parlava ai tifosi, dicendo delle cose a modo suo ma che trasmettevano voglia di sognare e convinzione. In quel periodo, che terminò con la promozione in B, il valore aggiunto era proprio lui, l’allenatore che riuscì a trascinare un gruppo di giocatori incerti a essere una squadra granitica che giocava con una determinazione mai vista. Quell’allenatore che un paio di mesi dopo rassegnò le dimissioni per motivi tutti suoi, gettando al vento delle opportunità incredibili con il City Group in un contesto di riconoscenza assoluta da parte dei tifosi. Quell’allenatore, del resto, che vent’anni prima aveva detto pubblicamente a Zamparini che diceva stronzate, e che creava disturbo nello spogliatoio e che era pronto a scommettere un miliardo di lire sulla promozione del Palermo (chiaramente, Zamparini lo andò via e arrivò Guidolin). Tornando a oggi, il problema è che l’allenatore in carica è il disvalore aggiunto e lo dico basandomi solamente sui fatti oggettivi. In questi mesi, davvero non ha mai dato la sensazione di avere le idee chiare, di guidare tatticamente la squadra, di trasmettere grinta e continuità, di fare scelte sensate, di indovinare i cambi a partita in corso. Per non parlare dello scarsissimo feeling con la piazza. Non si è ben capito che ruolo abbia svolta nell’affaire Brunori nel girone di andata, considerando che il giocatore si è rivolto malamente a De Sanctis dopo l’allontanamento, e non si capisce ancora di più che ruolo abbia effettivamente oggi con l’arrivo di Osti che sembra dettare le scelte sui giocatori della rosa e la formazione. Per questo, al di là dell’accostamento tra Pohjanpalo e Baldini che si affacciano dalla finestra del Barbera, io non credo che ci siano i presupposti per tornare a volare come nel 2022, a meno che non si perda malamente a La Spezia (devo confessare che ci spero, perché sarebbe il male necessario) e che per una buona volta si romano gli indugi e dopo tre sconfitte consecutive si sostituisca l’allenatore, trovando un altro “Baldini”. Male che vada, vuol dire che avremo preso la rincorsa per il prossimo anno avendo, con un DS come Osti, e con una base di squadra forte (da ora, se non fortissima) maggiori certezza per scelte ben ponderate e adeguate all’obiettivo.

  4. Se domenica usciamo da la Spezia indenni o con l l’intera posta in palio sono certo che il finale di campionato sarà in crescendo

  5. Perchè non adottare un 4-2-3-1……
    Audero tra i pali
    Diakite Magnani Nikolau Lund
    Mediana a due con Gomes e Blin
    Segre , Ranocchia centrale e Ceccaroni sulla sinistra
    Pohjanpalo punta.

  6. Credere che basterà mettere Pohjanpalo e cambiare il portiere per raddrizzare una squadra allenata male e schierata peggio è da ingenui. Dionisi non è mai stato in grado di motivare questi giocatori, dar loro un gioco presentabile e ragionevole e presentare un’idea di costruzione dal gioco che non vada oltre gli schemi su calcio piazzato. La pochezza del centrocampo e delle fasce contro il Pisa personalmente mi ha lasciato negativamente sorpreso e il solo cambiare Le Douaron con Pohjanpalo (perché di questo si tratta) non risolverà questo atavico problema.
    L’allenatore, assolutamente inadeguato al ruolo e alla piazza, ha già avuto tutto il tempo e le occasioni possibili e presentabili. Se non si cambia Dionisi non ci sarà possibilità alcuna.

  7. Io invece ormai mi sono fatto l’idea che queste manifestazioni apparentemente fuori contesto rappresentano il segno dei tempi che cambiano. Anche nel calcio . Un calcio oggi fatto di immagine, selfie, tutta roba che chiaramente non appartiene alle generazioni più attempate ma ai giovani, alle donne, ai ragazzini festanti. Il risultato, le sconfitte? Pazienza, verranno tempi migliori.

  8. E aggiungo che l’attuale proprietà, questa soprattutto di adesso, conosce bene tali dinamiche. Le studia, le amplifica e le conduce alla perfezione. Salvo poi restare spiazzata dalla contestazione dopo Cittadella e cercare di mettere toppe in modo maldestro . Risultato finale? 30 punti e zero gioco . Ma abbiamo il gioco di luci nel pre partita…

  9. Chiudo. Spero tanto che Osti porti un po’ di concretezza . Un po’ di arrosto . Troppo fumo sin qui . Un segnale, per me, sarà quando si comincerà a investire su giovani di qualità in grado di creare valore e dare una vera ossatura alla squadra. Con gli Insigne e i Le Duaron non si va,da nessuna parte. Mio parere.

  10. prevedendo un aumento di entusiasmo avrebbero potuto canalizzarlo utilizzando anche un cambio allenatore con uno più capace sia al ivello tecnico che motivazionale.

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