Fermare il Palermo? Non sempre conviene: la curiosa “maledizione” rosanero
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Per l’ennesima volta in stagione una squadra ferma il Palermo al “Barbera” e poi crolla: è successo anche al Mantova, che arriva in viale del Fante reduce da due sconfitte consecutive, pareggia con i rosa “rischiando” di vincere (era in vantaggio 1 a 2) e la settimana successiva torna a perdere con il risultato di 0 – 1 in casa contro il Bari.
Una strana “maledizione” sembra accompagnare le squadre che bloccano il Palermo sul terreno di gioco. O, se vogliamo vederla con occhi malevoli, molte squadre – non particolarmente attrezzate – quando incontrano il Palermo riescono a trovare ossigeno vitale per la loro classifica per poi tornare nella mediocrità: frenano il Palermo e poi fermano immediatamente la loro corsa.
La curiosa statistica è andata via via ingrossando negli ultimi mesi. Prendiamo, ad esempio, la Reggiana: l’ultima vittoria degli emiliani è proprio quella contro i rosa, datata 26 gennaio: dopo quella gara due sconfitte (contro Sudtirol e Cesena) e due pareggi (contro Frosinone e Carrarese).
Curioso anche il caso del Pisa: dopo la vittoria del “Barbera” per 1 – 2 i toscani (che stanno lottando per la promozione diretta) sono andati incontro a una sconfitta e un pareggio, rispettivamente contro Cittadella e Cesena: appena un punto in due partite è una cosa che in stagione era capitata solamente una volta agli uomini di Inzaghi, tra la 14a e la 15a giornata.
A inizio stagione era già successo a Cittadella e Salernitana: i veneti dopo la vittoria del “Barbera” hanno perso tre partite su cinque (le altre due sono state pareggi); i campani addirittura per ritrovare la vittoria dopo lo 0 – 1 in casa del Palermo dovettero aspettare sei partite (tre sconfitte e tre pareggi).
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Si chiama DNA rosanero coriniano/dionisiano quello di resuscitare i morti che, dopo aver fatto punti col Palermo, ritornano a dormire.
È che con noi è troppo facile vincere; ci spariamo sulle palle da soli!
Credono che sia così anche la settimana dopo, e perdono!
Il Palermo da il tubo dell’ ossigeno ai moribondi, la partita seguente glielo ristaccano.
Si chiama Palermo, si legge Lazzaro…quando la finiremo di resuscitare i cadaveri forse potremmo aspirare a salire in serie a….
lazzaro dovrebbe essere il resuscitato, non il… resuscitante (gm)