Il comproprietario dell’Atalanta: “Guardiamo al City Group e ai benefici di quel modello”
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Stephen Pagliuca, comproprietario dell’Atalanta, ha espresso la volontà di sviluppare un modello multi-club con “La Dea” al vertice, ispirandosi a realtà già affermate come il City Football Group e la Red Bull. L’imprenditore americano, che ha acquisito una quota significativa del club bergamasco nel 2022 attraverso il gruppo Boston Celtics, vede questa strategia come un’opportunità per rafforzare la competitività dell’Atalanta sia in Italia che in Europa.
In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Pagliuca ha spiegato che l’obiettivo principale resta la crescita costante del club, ma il progetto va oltre i risultati sul campo. L’idea è quella di creare un ecosistema di squadre che possano collaborare e condividere risorse, garantendo benefici reciproci. In questo scenario, l’Atalanta avrebbe un ruolo centrale, sfruttando la sinergia con altri club sotto lo stesso controllo.
Durante il Financial Times Business of Football Summit, Pagliuca ha ribadito la sua visione: “L’Atalanta è la nostra squadra principale e siamo orgogliosi di quanto abbiamo realizzato, sia in Italia che in Europa”, sottolineando i progressi raggiunti negli ultimi anni. Tuttavia, l’ambizione è quella di espandersi ulteriormente, adottando una strategia che ha già portato vantaggi evidenti a gruppi come Red Bull e Manchester City.
“Gli investimenti fatti da Red Bull e dal gruppo attorno al Manchester City hanno dimostrato i benefici di quel modello”, ha aggiunto Pagliuca. “Quello che ovviamente non vuoi è avere club in competizione diretta tra loro, quindi dovremo guardare ad altri paesi e a livelli diversi. Ma penso che sarebbe positivo per l’Atalanta essere al vertice di un tale sistema”. L’intenzione è dunque quella di individuare club in mercati emergenti o in campionati di livello inferiore, per costruire un network che possa sostenere lo sviluppo della squadra bergamasca nel lungo periodo.