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Palermo, la salvezza non è più un miraggio. Samp piegata al “Barbera”

Missione compiuta. Il Palermo era obbligato a vincere per tenere vive le speranze di salvezza e i rosanero non hanno fallito l’appuntamento con i tre punti. Nella terzultima giornata di campionato, la compagine di Ballardini si è imposta per 2-0 sulla Sampdoria e, complice la sconfitta del Carpi a Torino contro la Juventus, legittima le proprie ambizioni lasciando aperto più di uno spiraglio in questo rush finale. Un lampo di Vazquez e un autogol di Krsticic puniscono i blucerchiati (virtualmente salvi nonostante il ko) e premiano gli sforzi di un Palermo che, trascinato dal calore dei circa 10 mila abbonati presenti al “Barbera”, ha piegato meritatamente l’avversario conquistando un successo (il secondo consecutivo) di fondamentale importanza per la classifica ma anche per il morale. Dopo tre mesi, i rosanero tornano a vincere tra le mura amiche e, contestualmente, ritrovano anche il feeling con il pubblico. Un’arma in più a disposizione della squadra, scesa in campo con maggiori certezze rispetto al passato grazie alla vittoria di domenica scorsa e sempre più consapevole di avere tutte le carte in regola per centrare il proprio obiettivo.
Ballardini ha preso spunto dalla gara vinta a Frosinone e ha riproposto lo schieramento con la difesa a tre (3-4-2-1). Non c’è più tempo per fare esperimenti. Modificare continuamente lo spartito, in questa fase del campionato, può essere controproducente. Meglio ripartire da basi solide o comunque da un assetto più congeniale alle caratteristiche dei giocatori. In difesa, al posto dello squalificato Gonzalez, spazio a Vitiello, schierato come centrale nella linea a tre completata da Cionek e Andelkovic (che oggi ha festeggiato le cento presenze con la maglia del Palermo). A centrocampo, semaforo verde per l’ex di turno Maresca, chiamato con il suo senso geometrico ad alzare il tasso tecnico di una squadra che, al netto delle intuizioni di Vazquez (regolarmente in campo pur avendo svolto nei giorni scorsi degli allenamenti individualizzati), non brilla per la qualità dei suoi interpreti. Le invenzioni di un giocatore come “El Mudo”, tuttavia, possono a volte colmare le lacune strutturali dell’organico e spostare gli equilibri di una partita. Lo conferma il gol realizzato al 19’ del primo tempo del numero 20, abile a superare Viviano con un rasoterra di sinistro al culmine di un’azione alimentata da un errore di Ranocchia sorpreso dal pressing di Gilardino. La rete dell’italo-argentino (la settima in campionato) è stata una vitale boccata di ossigeno per gli uomini di Ballardini, costretti per lunghi tratti della prima frazione di gioco a rimanere in apnea e a contenere le iniziative di una Sampdoria propositiva, minacciosa in più di una circostanza con Quagliarella e vicina al gol con De Silvestri che al 24’ ha sfiorato il pareggio con una conclusione a botta sicura alzata sopra la traversa da una deviazione provvidenziale di Cionek. Occasioni da una parte e dall’altra (nel segmento finale del primo tempo Gilardino ha sciupato una nitida palla-gol in contropiede) hanno vivacizzato una partita che, in generale, si è sviluppata sul filo dell’equilibrio.
Anche la ripresa, giocata però a ritmi più bassi, ha regalato delle emozioni: al 21’, chance per Maresca ma, da posizione favorevole, il regista campano ha “sparato” alto con il destro. I padroni di casa hanno gestito senza particolari patemi il vantaggio maturato nel primo tempo e, in un paio di occasioni, si sono resi pericolosi con delle interessanti proiezioni offensive (al 30’ Viviano salva su un diagonale sinistro di Gilardino). La formazione di Montella, che nel secondo tempo ha provato a dare nuova linfa al fronte d’attacco con i subentrati Muriel e Cassano, non ha alzato bandiera bianca ma gli uomini di Ballardini non si sono mai disuniti mantenendo il controllo della partita. A sei minuti dal termine, oltretutto, i rosa hanno messo in cassaforte la vittoria con il gol del 2-0. Si tratta di un’autorete di Krsticic propiziata da un pallone messo in mezzo da Vazquez (diretto a Gilardino pronto ad intervenire in scivolata) sugli sviluppi di una trama rifinita da un ispirato Maresca.

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