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Cascio, uscita azzardata: Faggiano reagisce e protegge il suo lavoro

Protezione del territorio. Daniele Faggiano non ha fatto altro che preservare il proprio lavoro, svolto finora ben più che egregiamente, da speculazioni che nulla hanno a che vedere col mercato del Palermo. C’è una trattativa per la cessione della società e ci sono tante trattative per rinforzare la rosa. Le due cose, però, non sono e non devono essere collegate. Faggiano è stato chiaro e l’invasione di Frank Cascio, per il quale la campagna acquisti del Palermo “sta operando anche in base ad alcuni nostri desideri”, non è affatto piaciuta.
Questo perché Faggiano ha preso la poltrona di direttore sportivo in un Palermo che, a ritiro praticamente concluso, aveva messo a segno zero acquisti; e che nel giro di un mese ha portato a casa Rajkovic, Gazzi, Sallai, Aleesami, Bouy, Diamanti e Bruno Henrique. In attesa del centravanti, ultimo acquisto rimasto nella lista della spesa, per il quale il d.s. rosanero continua a muoversi, tra il sogno Balotelli e le più pragmatiche opzioni Falcinelli o Ciofani.
Viene da chiedersi, a questo punto, perché Cascio ha voluto invadere il territorio di Faggiano? Perché non limitarsi a confermare, com’è giusto che sia, la sua continua presenza nella trattativa per l’acquisto del Palermo? Un messaggio del genere, quasi come dire ai tifosi che i sette acquisti fatti finora siano anche merito suo, non rende onore alla sua lealtà di queste settimane. È stato Cascio, infatti, a non volersi esporre più del dovuto per rispetto di Zamparini, un rispetto ribadito più volte sin dall’atterraggio a Palermo. Resta la conferma di una volontà forte, quella di convincere il patron friulano a cedergli la società. Per il resto, che si lasci lavorare Faggiano con calma. Se Cascio dovesse riuscire ad acquistare il club, allora sì che potrà assumersi la paternità della campagna acquisti.

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