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Diamanti si presenta: “Arrivo con entusiasmo, bisognerà lottare al massimo”

Dopo Bruno Henrique e Bouy, in sala stampa al “Renzo Barbera” è arrivato il turno della presentazione di Alessandro Diamanti. Classe 1983, il Palermo sta riponendo buona parte delle speranze per la salvezza in lui, giocatore di qualità e d’estro, il sostituto ideale di Franco Vazquez. Diamanti arriva carico e sorridente come sempre in questa sua nuova avventura: “Io sono venuto con grande entusiasmo, ho colto subito volentieri l’occasione. Ho detto al mio procuratore di andare avanti e abbiamo trovato subito l’accordo, c’era la volontà di chiudere da tutte le parti per iniziare questa avventura”.
Palermo sarà la prima esperienza di Alessandro Diamanti al sud Italia, lui che al massimo è sceso a Livorno dove si è lanciato nel grande calcio: “Ancora non avevo giocato al sud, ma quando sono arrivato da ospite sono sempre stato apprezzato. Questo mi ha fatto piacere. Volevo venire qui anche per fare un’esperienza diversa”. Una novità nella sua carriera, non proprio la più “stravagante” per uno che ha giocato anche in Cina: “Dopo che sono andato in Cina, una scelta abbastanza difficile ma obbligata per problemi della mia ex società, ho fatto fatica a rientrare perché non mi davano la possibilità di essere pronto quando sono andato in altre squadre. Quando sono arrivato, però, ho sempre fatto bene. Ma ci sono anche altre dinamiche difficili”.
Diamanti è già concentrato sul campo, con la testa proiettata alla sfida contro il Napoli tra 8 giorni: “Io ho giocato sia da trequartista che da seconda punta, deciderà poi l’allenatore la mia posizione in campo. Sono pronto a giocare già contro il Napoli. Ho fatto un paio di amichevoli con il Prato, li ringrazio perché ho avuto la possibilità di fare una preparazione vera. La partita è un’altra cosa, il ritmo arriverà giocando. Sono pronto a iniziare. Penso a dare il massimo per il Palermo”.
“Alino” si inserirà in un contesto totalmente nuovo, visto che lui sarà uno degli elementi di maggiore esperienza dentro lo spogliatoio del Palermo. Per tanti giocatori offensivi ancora acerbi, Diamanti potrebbe essere la guida giusta: “Io sono arrivato da quattro giorni: la squadra è giovane, ci sono giocatori bravi e anche con più esperienza. Io metto la mia esperienza ed il mio entusiasmo a disposizione di tutti. Sono una persona sociale e piacevole, mi farebbe piacere che i giovani mi chiedessero consigli. Già giocando insieme, se un giocatore vuole migliorare, coglie quello che c’è di positivo”.
In avanti, però, non potrà contare su due suoi cari amici: Mario Balotelli e Alberto Gilardino. Il primo è stato trattato a lungo dal Palermo, il secondo è andato via qualche mese prima dell’arrivo di Diamanti: “Ho parlato con Gilardino, siamo come fratelli. Appena gli ho detto che andavo a Palermo era dispiaciuto perché gli sarebbe piaciuto giocare insieme a me, mi ha detto che mi troverò bene. Balotelli? Ho chiamato Mario solo perché è un ragazzo a cui voglio bene. Gli ho detto che andavo a Palermo, averlo qui mi avrebbe fatto piacere. Poi ognuno fa le proprie scelte”.
Diamanti sa che bisognerà lottare, e traccia anche le linee guida in questa annata: “Non ci sono obiettivi, penso che bisogna pensare partita dopo partita lavorando con entusiasmo. Il resto viene da se. Sono sempre stato apprezzato dai tifosi, vorrei che fosse uguale anche qui. Per salvarci dobbiamo lavorare al massimo, lottando su ogni pallone. Questo è importantissimo: si può giocare bene o male, ma l’impegno e la tenacia non devono mai mancare per una squadra che deve lottare per non retrocedere”.

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