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Io, donna, che stavo per entrare nello spogliatoio…(senza saperlo)

Amo la natura, il mare e la montagna, specie d’estate quando vi si può trovare rifugio e ristoro dalla calura nostrana e respirare aria di illusoria libertà. Per questo motivo ho conosciuto monti tra i più belli del mondo fra i quali le meravigliose Dolomiti e i monti altoatesini. Quale impedimento quindi poteva mai sussistere nel potere e volere conciliare tale passione con quella per il Palermo? Ecco perché, per due volte, nel 2007 e nel 2009, anni d’oro del Palermo di Zamparini, ho soggiornato a Bad Kleinkircheim, in Carinzia, sede del ritiro estivo della squadra.

La prima volta attrezzata di sciarpa e berretto, non vedevo l’ora di assistere all’allenamento pomeridiano nel meraviglioso campo circondato da verdi montagne e completo di tutti i migliori servizi per cui, quasi digiuna, mi precipitai sul posto all’ora di solito dedicata alla siesta. Giunta sul luogo, non appena scesa dalla macchina, di rosa bardata e con animo felice, sentii pronunciare, a voce alta, il mio nome! Anzi, il mio cognome, con tanto di titolo di laurea, dato che si trattava di tifosi che frequentano l’ambiente di lavoro …

”Siamo avvocati!”, urlava il più scalmanato del gruppo, che indossava, oltre a una sciarpa rosanero, un vistoso copricapo lavorato all’uncinetto, sempre con i colori della nostra squadra del cuore. E fu così che si passò dal “lei” al “tu” e cominciarono le foto e i cori ai nostri beniamini. Seguirono giorni indimenticabili con tutti i tifosi palermitani che come me abbracciavano la squadra, che rappresentava in quel momento la gioia, il riscatto, l’orgoglio e la speranza dei palermitani.


Indimenticabili le foto con allenatore, calciatori e Zamparini e la partitella alla SportArena, tutta colorato di rosa ove la famiglia del presidente urlava forza Palermo, i suoi nipotini si facevano spiegare le regole del calcio da mio figlio di 8 anni (che non ne capiva niente …) e il ragazzo del bar, anziché vendere ghiaccioli, vendeva boccali di birra sugli spalti … che io, adeguandomi perfettamente alla situazione, peraltro bevvi, nonostante il clima caldo di quel pomeriggio.

I bambini rincorrevano i vari Miccoli, Corini, Barzagli e, ricordo perfettamente, d’avere assistito in diretta all’arrivo di Cavani in Italia. Aveva un fisico gracile, una camicia bianca, l’apparecchio per i denti, come un adolescente qualsiasi e un’emozione gigantesca. Poi fu la volta dopo Pastore … ed io? Beh, una volta fui rimproverata da un magazziniere perché stavo per infilarmi negli spogliatoi … senza saperlo, ovviamente… Il mio unico scopo era quello di fare qualche foto e mandare u picciriddu in avanscoperta per farsi fare autografi dai calciatori. Che fa fare essere tifosi!

Indimenticabile Bad, con la sua funivia e le colline verdeggianti, la birra e la cena alle sette, i laghi vicini, la maglia di lana la sera, il piumino la notte e il mio Palermo!

Spero tanto di rivedere la mia squadra lì o in un altro posto del ritiro estivo, con altri tifosi, felici di esserlo e di stare insieme lì, a tifare Palermo, con rinnovata felicità e nuove illusioni, e non importa in che serie, con quale presidente e con quale allenatore, se sei tifoso nel cuore.

pastore-e-io

7 thoughts on “Io, donna, che stavo per entrare nello spogliatoio…(senza saperlo)

  1. Racconto godibilissimo e brioso, ma la cosa più bella è la gioia che si legge nei tuoi occhi e in quelli di Andrea… Questa è la magia del tifo!…

  2. Le “rimembranze “sono sempre piene di nostalgia ma la passione prevale sempre!!l’estate rosanero tra le verdi montagne,binomio perfetto!

  3. Tra l’altro in Carinzia si mangia pure bene!! L’unico difetto è la musica: o si ascolta musica classica o si passa direttamente ad una sorta di yodel tascissimo, che al confronto la neomelodica napoletana è alta cultura …
    Brava Delia a rendere perfettamente il clima sereno e rilassato che si respirava in quei ritiri palermitani.

  4. Bellissimo racconto scritto col cuore da una vera tifosa che non invita tanto ad un ripiegamento nostalgico in un passato che non tornerà più, ma fa sperare in un futuro migliore. Spero che i calciatori del Palermo lo leggano perché l’amore dei suoi tifosi può fare tanto..

  5. La testimonianza di Delia riflette, con elegante leggerezza, tutto ciò che è stato vissuto in quella circostanza.
    Sempre e comunque Forza Palermo.
    Lo scalmanato del gruppo dal vistoso copricapo rosanero.

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