Palermo, il gol nei primi tempi è un tabù
Se la partita contro la Sampdoria iniziasse al 45’ il Palermo sarebbe “a cavallo”. I rosanero avrebbero la certezza di potersi giocare la gara ad armi pari e concentrerebbero i loro sforzi in una frazione di gioco produttiva in termini di gol e occasioni da rete. Purtroppo per il Palermo, invece, esiste anche il primo tempo.
SAMPDORIA-PALERMO, LE PROBABILI FORMAZIONI
“Purtroppo” perché nella prima frazione di gioco la formazione affidata a De Zerbi dopo la fine del ciclo Ballardini è ancora a secco di gol. Un “primato” condiviso finora con il Genoa in questo campionato. Le tre reti realizzate dai rosa nelle prime sei giornate hanno un filo conduttore: il gol di Rispoli a San Siro contro l’Inter e gli acuti intonati da Nestorovski a Pescara con il Crotone e sul campo dell’Atalanta sono appannaggio esclusivo del secondo tempo.
CONFERENZA STAMPA DE ZERBI PRE SAMP-PALERMO
Nel match di oggi contro i blucerchiati i rosa proveranno a cancellare lo “zero” dalla casella dei gol fatti nel primo tempo. Il digiuno dal 1’ al 45’ non è un fattore penalizzante ai fini del risultato finale (le partite durano 90 minuti) ma, diverse volte, segnare nel primo tempo consente ad una squadra di dare ad una partita un indirizzo psicologico preciso e costruire una base sulla quale impostare dopo l’intervallo un piano d’azione vincente.
Una curiosità: anche nelle due gare che hanno fatto da prologo al campionato il Palermo non è riuscito a segnare nel primo tempo: nell’amichevole contro il Marsiglia, Embalo ha sbloccato il risultato nella ripresa e nella sfida di Tim Cup contro il Bari, Chochev ha siglato il gol-vittoria allo scadere dei tempi supplementari dopo lo 0-0 maturato nei 90 minuti regolamentari.