Posavec: “Milan? Nessuna gara è impossibile”. E su Donnarumma…
Tra poche ore la sfida tra baby portieri. Palermo – Milan è anche Posavec vs Donnarumma, giovani estremi difensori chiamati a difendere le porte di piazza calde. Il portiere croato del Palermo, intervistato da Il Corriere dello Sport, pronuncia parole al miele per il collega rossonero: “La squadra ha giocato un buon match – prosegue – nonostante il forte vento che ha condizionato la sfida. Ho visto ulteriori passi avanti dopo la gara vinta contro il Frosinone. Adesso c’è la sosta, la sfrutteremo per continuare a lavorare e prepararci al Genoa. Non sarà una trasferta semplice ma siamo sulla strada giusta. Di Donnarumma posso soltanto dire cose positive. E’ più che giovane, una magia a quell’età. E ha testa, si vede. Uno dei migliori calciatori del Milan. Ed è per questo che alla fine gli chiederò la maglia come ricordo di un’altra giornata straordinaria”.
Elogi, ma anche ambizioni. Posavec non pone limiti per sé e Donnarumma: “Ho solo salito i primi due gradini: l’esordio l’anno scorso ed ora la maglia numero uno da difendere ad ogni prestazione. Non è una questione d’età, mi rendo conto che io e Donnarumma insieme non facciamo gli anni di Buffon, ma di convinzioni. Gigi per me è una specie di garante indiretto avendo bruciato i tempi. Tra noi portieri, del resto, esistono solidarietà e affetto spontanei, come in nessun altro ruolo”.
La passione di parare che prende il sopravvento grazie al padre ed al fratello: “Sembrava avesse le ali, io cercavo di imitarlo”, dice Posavec a proposito del fratello. Poi uno sguardo alla città che gli sta dando la possibilità di solcare la Serie A da titolare: “Palermo è una città bellissima, clima perfetto. E i tifosi sono caldi, i migliori al mondo. Il mio obiettivo è dare sempre di più per me, per il Palermo e per loro”.
Oggi la sfida al Milan, per ripartire dopo tre sconfitte consecutive. E Posavec è ottimista: “Il Milan è squadra giovane e di grande qualità, farà bene. Sono pronto e felice di… prenotare un appuntamento così prestigioso, d’altra parte se voglio arrivare, debbo crederci, non importa il nome dell’avversario. Esistono partite difficili, non partite impossibili”.