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Solito Palermo in emergenza: cosa inventerà De Zerbi?

Una settimana lontano dai guai? Un ritiro da vivere senza l’assenza di mezzo organico per colpa delle nazionali? Sì, ma la tranquillità non è di casa nel Palermo. Il rientro di Slobodan Rajkovic è durato giusto il tempo di far nascere nuovamente i punti interrogativi sulle certezze difensive e con un ritiro alle porte la possibilità di vedere la tredicesima formazione diversa in campionato si fa sempre più concreta.

Se i tempi di recupero del serbo si aggirano attorno ai due mesi, per Giancarlo Gonzalez bisognerà attendere un po’ di meno. Non tanto da sperare in un suo rientro già a Bologna, dove – tanto per cambiare – De Zerbi avrà a disposizione solo quattro centrali. Uno di questi (Thiago Cionek), impegnato attualmente con la nazionale polacca. Uno scenario che nelle ultime settimane ha “forzato” il Palermo ad un ritorno alla difesa a quattro, con tutti i pro e i contro del caso.

Anche a Bologna, salvo casi estremi, De Zerbi si ripresenterà con la linea a quattro dietro. Difesa obbligata così come il solo Nestorovski da centravanti, mentre il resto della formazione sarà tutta da decidere in settimana. A Coccaglio non cambierà granché rispetto a questi giorni trascorsi a Palermo, ma almeno il gruppo potrà compattarsi per tirarsi fuori da questo periodo nero. Una formula che negli anni passati ha avuto successo solamente a intermittenza e che con De Zerbi arriva per la prima volta in stagione.


Vedremo se questa scelta porterà a cambiamenti tattici. Il 4-1-4-1 non ha raccolto pieni consensi e il cambio in corsa contro il Milan, per un Palermo leggermente più spregiudicato con Diamanti e Lo Faso, potrebbe essere il punto di partenza per fare punti a Bologna. In ogni caso, De Zerbi deve pensare a qualcosa di nuovo: è già il primo allenatore dell’era Zamparini a raggiungere le cinque sconfitte consecutive, sicuramente non vorrà arrivare a sei.

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