Bologna, difesa di ferro: al Palermo serve una svolta in attacco
Bologna-Palermo si prospetta una sfida da coltello tra i denti visto che entrambe non vincono da quasi 2 mesi: sia i rosanero che i rossoblu, infatti, non trovano una vittoria dal 21 settembre. Cammini diversi nelle settimane successive, ma adesso l’obiettivo comune è trovare tre punti per uscire dalle rispettive spirali involutive.
Il Palermo di De Zerbi può contare sul buon cammino esterno, rallentato però dagli ultimi due ko contro Cagliari e Roma. I rosa sarebbero dodicesimi in classifica se si considerano le gare esterne, la stessa che occuperebbe il Bologna considerando le gare casalinghe. Proprio il Dall’Ara è il fortino rossoblu, dove la squadra di Donadoni non segna molto (6 gol fatti), ma subisce anche poco.
Il Bologna, infatti, ha la terza migliore difesa interna del campionato: appena 4 gol subiti. Una vera e propria diga, che adesso ritroverà tra i pali anche Antonio Mirante che ha risolto i problemi cardiaci e adesso può tornare a disposizione di Donadoni. Per il Palermo, che lontano dal Barbera ha segnato sei gol (quattro dei quali a firma di Nestorovski), serve un inversione di rotta.
Non ci si può aggrappare solo al macedone, ma anche gli uomini che agiranno alle sue spalle dovranno partecipare con maggiore convinzione alla fase offensiva. C’è una statistica, quasi un punto debole del Bologna che il Palermo dovrà sfruttare: la squadra di Donadoni soffre spesso i finali di gara, tant’è vero che il 75% dei gol subiti in caso sono arrivati negli ultimi 20 minuti. Un “bonus” che il Palermo deve sfruttare, in una partita che si annuncia delicata e complicata: servirà un attacco lucido e in giornata per abbattere il muro felsineo.