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Sorrentino: “Per il Palermo ho dato tutto, Posavec ha qualità”

Stefano Sorrentino torna al Barbera. L’ex capitano del Palermo è l’ex di lusso della gara di domenica: “Sono stati tre anni bellissimi, con momenti anche difficili – ammette l’ex estremo difensore rosanero a Il Giornale di Sicilia -. Sarà emozionante incontrare e salutare gente. Prima della gara abbracci, poi avversari. Il Chievo verrà per vincere“. Sorrentino determinato, tornato al Chievo per una scelta di cuore: “Ho trovato una famiglia. Avevo lasciato male il club mancando di rispetto a certe persone. Ho chiesto scusa e sono ripartito“. Corini tentò di trattenerlo al Chievo nel 2013: “Ci provò, sul momento non capì la mia esigenza di cambiare aria. Abbiamo un rapporto splendido, gli ho mandato un messaggio quando ha firmato per il Palermo“.

Un ritorno non indifferente: “Spero l’accoglienza sia buona – l’augurio di Sorrentino -. Ho dato tutto, mi sono la fascia da capitano e spero mi ricordano come un uomo con la U maiuscola. Se sarò fischiato ci rimarrò male. Con il ritorno di Corini è normale che le attenzioni siano su di lui. E’ vero che quando si va via dal Sud si piange due volte“. Gli ex compagni non si dimenticano, Rispoli ad esempio: “E’ una persona splendida, sarà un piacere riabbracciarlo. Vuole che faccio un errore? Gliene dirò due, scherzo“.

Una sfida comunque che promette tanto agonismo: “E’ uno scontro diretto contro una squadra che vive un periodo non bellissimo. Ma conosco l’ambiente e il mio ex allenatore, so quanto sarà difficile. Il Palermo ha un’anima e dei valori, ha giocato alla pari contro Juventus e Milan e battuto l’Atalanta. Nestorovski fa gol o prende la porta, Diamanti e gli altri possono fare la differenza. Contro la Fiorentina hanno fatto bene, ci sarà anche la spinta del pubblico” . Sorrentino contro Posavec, l’anno scorso il suo vice: “Mi sono allenato con lui sei mesi e dico che ha grandi qualità – afferma Sorrentino -. Deve pensare a lavorare senza dare peso a quanto viene detto e scritto. E poi accanto a lui ha due maestri come Sicignano e Vitrani. A Palermo fare il portiere è dura, si dura poco, considerate che io sono il primatista in Serie A“. Sorrentino conclude con i suoi ricordi in rosanero: “L’amore ricevuto, siamo stati adottati sin dal primo giorno. Mi tengo stretta la promozione in Serie A, la mia foto sul balcone ad esultare ma anche la sofferenza dello scorso anno con il fischio finale contro il Verona che significava salvezza“.


Intervistato da La Repubblica, il portiere rosanero continua a lasciarsi andare ai ricordi in terra rosanero: “Ho trascorso più momenti belli che brutti, ho vissuto un anno in centro e due anni e mezzo a Mondello. Ho apprezzato una città stupenda e i suoi monumenti; a Mondello il profumo del mare. Passeggiare in spiaggia con il cane a dicembre e bere un caffè senza giubbotto guardando il mare calmo, bello e pulito di Mondello mi ha aiutato molto nei pochi momenti di difficoltà. Cosa mi manca della quotidianità palermitana? Soprattutto le persone – non lo nasconde, Sorrentino -, dal team manager Alessio Cracolici all’addetto stampa Andrea Siracusa; dai magazzinieri, Pasquale in testa, fino ai massaggiatori. Tutti ci hanno fatto sentire a casa, sempre con il sorriso sulle labbra. Mi hanno dato tanto e nei momenti difficili erano la nostra forza. Ho conosciuto persone fantastiche e ne sono felice“.

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