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Chievo, il ds Nember: “La nostra idea è quella di non toccare la rosa”

Luca Nember, il ds del Chievo Verona, attualmente decima in classifica con la terza miglior difesa del campionato, intervistato da Tmw si è soffermato sulle strategie di mercato: ” Per noi andare sul mercato è difficile perché siamo soddisfatti di quel che abbiamo fatto. Chiaro che se dovessero arrivare situazioni migliorative, le prenderemo in considerazione ma senza urgenza. Quando fai bene, non c’è necessità di cedere. Anche se in squadra abbiamo tanti giocatori richiesti come Castro, Radovanovic, Birsa e non solo loro, la nostra idea è quella di non toccare la rosa. Prima di toccare un’intelaiatura che funziona, però, dobbiamo avere offerte che ci facciano intanto pensare. Dare un giocatore quando le cose van bene non è facile ma, naturalmente, siamo ben disposti ad ascoltare”.

Birsa – continua Nember – è molto richiesto, soprattutto in Cina, e non nego che ci sono stati dei contatti. La trattativa, però, ora è ‘fredda’, ferma, in stand-by, ma può darsi sia legato ai tempi di mercato diversi della Cina. Anche Castro ha attirato su di se l’attenzione di grandi club, piace a Roma Torino e ad altre squadre, ma tra piacere e prenderlo c’è differenza; devono esserci intenzioni e voglia di coprire un ruolo. Lo sanno meglio loro di noi se le abbiano realmente: Castro è un giocatore che merita una chance importante, è uno dei pochi box-to-box di quantità e qualità in Italia. Egoisticamente, meglio che resti al Chievo ma poi vedremo quel che sarà”.

Il ds Nember, soddisfatto del lavoro di Maran e della sua squadra non pensa neanche all’acquisto di nuovi innesti: “Gilardino è un giocatore che ha la sua storia, il suo pedigree. In estate, non lo nascondo, c’è stato un pour-parler, ma ora non lo abbiamo cercato. Abbiamo cercato anche Grassi in estate, chiedendolo al Napoli. Lui e De Guzman, poi Grassi scelse di tornare all’Atalanta. Se il centrocampo resta così, vedo difficile il suo inserimento, pur sapendo che è un buon giocatore. Ma se la squadra resta così, è di difficile fattibilità”.


Dai giocatori al tecnico. Rolando Maran è un punto di riferimento fondamentale per questa squadra e Nember lo elogia con parole al miele: “Al di là dei calciatori, l’acquisto più importante è stata la sua conferma. In estate abbiamo un po’ temuto di poterlo perdere professionalmente, ma si è fatto più polverone mediatico che altro. Noi ci siamo presi un periodo di riposo dopo la stagione che ha portato a pensare a una rottura enfatizzata. Non parlavamo ma non era un segnale negativo, volevamo solo prenderci il nostro tempo, tutti, e siamo felici di esser ripartiti con Maran e da Maran. Un grazie va ovviamente anche a lui, che ha accettato e creduto che il Chievo potesse allestire e trattenere una squadra competitiva. Adesso spero solo che Campedelli mi tenga e spero anche di eguagliare il mio predecessore”.

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