Empoli-Palermo “non è una finale”? Riparliamone al 90’…

Sembra che si stia facendo a gara per alleggerire la pressione. Corini e Martusciello hanno immediatamente sottolineato come Empoli-Palermo non sia una finale e come ancora ci sia un girone di ritorno davanti per decidere le sorti di entrambe le squadre, ma girarci intorno è inutile: Empoli-Palermo è decisiva e non potrebbe essere altrimenti. Lo dicono i numeri, lo dice un mercato che ancora non è decollato per nessuna delle due e lo dice una classifica che stasera rischia di essere già chiusa.

Una vittoria dell’Empoli significherebbe +7 ai danni del Palermo. Sette punti di vantaggio nei confronti di una squadra che in tutto il girone d’andata ne avrebbe fatti dieci e che – salvo imprese di Pescara e Crotone – nonostante tutto occuperebbe la terzultima piazza. Pensare di potersi salvare iniziando il girone di ritorno con un tale handicap sarebbe utopico.

Figurarsi se, davanti ad una classifica così deficitaria, dovesse arrivare un temutissimo ordine dall’alto: niente acquisti, siamo in B. Un -7 sarebbe così letale da indurre a gettare la spugna? Forse sì, anche sul mercato. Anche al netto del rifiuto di Bovo e delle trattative già in piedi. Si porta a casa qualcuno dai soliti giri (vedi Stefan Silva) e si conduce un campionato di agonia per ripartire dai cadetti.

E se, anche stavolta, la sorte dovesse sorridere al Palermo? Tre punti al “Castellani” e meno uno dalla salvezza, mercato che diventerebbe decisivo e acquisti in canna pronti per essere finalizzati. In mezzo, una striscia di tre risultati utili consecutivi e sette punti conquistati in tre partite. Praticamente un’iniezione di nitroglicerina in un motore che non sembrava più capace di carburare. Davanti a tutti questi presupposti, come si può anche solo pensare che Empoli-Palermo non sia decisiva?