2009, quando il Palermo volava e il Festival… retrocedeva
Palermo o Sanremo? Musica o sport? Quest’anno il calendario è stato benevolo e non mi ha messo di fronte a una dolorosa scelta. Ma c’è stato un anno, il 2009, in cui ho dovuto scegliere dove portare il cuore… Allo stadio Renzo Barbera o a casa davanti alla TV? Avrei comunque dovuto rinunciare a una delle mie due grandi passioni.
Quell’anno il Palermo era abbastanza forte anche perché il bravissimo Ballardini, dopo avere sostituito Colantuono esonerato all’inizio del campionato, stava facendo bene. La rosa era costituita da giocatori del calibro di Balzaretti, Miccoli e Cavani e non a caso si classificò all’ottavo onorevole posto….cosa che adesso pare di un altro pianeta.
Sabato 21 febbraio c’era la finale del Festival e proprio quel giorno la Lega aveva stabilito che l’anticipo serale si sarebbe dovuto svolgere a Palermo e, udite udite, contro la Juventus. Una sfida decisamente imperdibile per una supertifosa e appassionata di calcio come me, ovviamente abbonata allo stadio, e tuttavia la coincidenza con la serata finale del Festival di Sanremo mi dispiaceva perché mi costringeva a operare una scelta dolorosa. Alla fine presi una decisione salomonica: registrare la serata finale di Sanremo e andare allo stadio a vedere la partita.
La passione è passione e non bisogna mai frenarla e questo anche se quella fredda sera di febbraio il Palermo perse 2 a 0 con reti di Sissoko e Trezeguet, giocando però una partita combattuta e maschia al punto che, nonostante la sconfitta, i giocatori rosanero lasciarono lo stadio fra gli applausi del pubblico palermitano.
La cosa bella è che riuscii a vedere la registrazione del Festival come se fosse in diretta, senza sapere l’esito finale. Quel Festival fu vinto dall’anonimo Marco Carta con la non certo memorabile canzone intitolata “La forza mia”. Tutto sommato fui fortunata, a parte il risultato negativo del Palermo, perché le canzoni più belle furono cantate la sera prima dalle cosiddette proposte fra le quali si distinsero le bravissime, allora sconosciute, Arisa e Malika Ayane.
Come cambiano le cose…. Quell’anno la qualità del Festival era da zona retrocessione, quest’anno temo che….
Quest’anno le cose vanno di pari passo cara Delia, da retrocessione il Palermo e da retrocessione anche il Festival.
Cara Delia, scrivi con professionalità e passione! Un messaggio che trasmettono le tue parole è che non importa se la tua squadra del cuore e lo spettacolo più amato fin dall’infanzia retrocedano… L’importante è che volino sempre più in alto il tuo entusiasmo e il tuo amore!
Meglio sentirsi divisi fra due passioni che non avere passioni… pazienza se a volte sembra difficile o impossibile conciliarle e soprattutto se a volte ti deludono… Certo che il Palermo è proprio un filo conduttore della tua memoria autobiografica, un filo attorno a cui si dispongono e tornano alla mente episodi destinati a essere dimenticati (come quella finale di Sanremo, non memorabile direi…)
Il festival non mi ha entesiasmato mai più di tanto, ed il Palermo quest’anno,non è che ci stia dando grandi gioie. Peggio di così non potrebbe andare.