Baccaglini:” Calendario favorevole rispetto all’Empoli”
Il neo presidente del Palermo, Paul Baccaglini, torna a parlare di salvezza e del progetto iniziato da lui in Sicilia. Baccaglini, intervistato da Radio 2, ha parlato così del futuro a breve e lungo termine, ma anche delle sue prime settimane da presidente rosanero:” Lo scetticismo è normale. Voglio essere giudicato dai fatti. Non solo Zamparini, ma anche il mio amico Pif mi ha raccontato quest’anima di Palermo. Un’anima che già mi è risultata molto chiara nella mia prima settimana. In un progetto ambizioso serve entusiasmo e questa può diventare negatività se i risultati non rispettano le aspettative, ma la negatività può trasformarsi in positività ed è quello che vogliamo fare allargando il brand Palermo ad altre iniziative che possano incanalare l’entusiasmo. Si possono fare tante belle cose a Palermo”.
Continua parlando della rincorsa all’Empoli: “Devo dire che il calendario, confrontato con quello dell’Empoli, ci concede alcune opportunità d’oro per costruire una salvezza fattibile. Io sono a Udine con la squadra, ho guardato i ragazzi negli occhi e ci credono. Questo è importante, loro vanno in campo e loro possono agguantare la salvezza. Io mi metterei la maglia e scenderei in campo, ma sarebbe peggio…”
Su Zamparini: “Lo scetticismo permane anche su Zamparini e sulla sua posizione. Baccaglini commenta così:”Le voci su Zamparini arrivano perché è insito nella nostra psicologia che ci siano dietro delle cospirazioni. In quanti pensano che l’uomo non sia mai andato sulla luna? In realtà sono contento perché abbiamo scatenato un dibattito sulla finanza e un interesse internazionale sul Palermo. Guardate la Force India che ci ha contattato sui social per la loro livrea rosanero. Io lascio che parlino. La mancanza di chiarezza è dovuta alla complessità dell’operazione, si basa sulla riorganizzazione dell’intero assetto del Gruppo Zamparini e il Palermo calcio è uno degli aspetti di questa operazione. Come abbiamo detto, con le scadenze già note, presenteremo una nuova struttura societaria in cui io sarò proprietario al cento per cento. Ci sono procedure burocratiche severe alle quali sottoporremo il nostro progetto con assoluta tranquillità. La riorganizzazione riguarda una serie di operazioni sugli asset costruiti nel corso degli anni da Zamparini in modo da renderli più autosostenibili, per produrre utili importanti. Ognuno di questi progetti è diverso e il Palermo Calcio sarà una società di cui io deterrò il cento per cento.
“I progetti – continua- non cambiano in caso di retrocessione. Abbiamo letteralmente un piano A e un piano B. Il brand Palermo è più forte della categoria. Ovviamente la Serie A ha un fascino diverso, ma affronteremo qualunque categoria con la stessa serietà e con i progetti per lo stadio e per il centro sportivo nuovo, per espandere il nostro brand”.
Infine conclude “Gli abbracci, se sono sinceri, li prendo da tutti. Anche da Manenti. In realtà, in questo periodo, non è che sono così pazzo da pensare che non ci sarebbero state polemiche. Però l’attenzione che stiamo mettendo su Palermo, già capitale dei giovani e della cultura, è un aspetto positivo. Ieri notte ho licenziato Lopez e l’ho ripreso stamattina… (ride, ndr)”