Come bruciare due portieri e non trovare soluzioni
Josip Posavec è il portiere titolare del Palermo. La scelta è stata imposta in estate, quando sul mercato Rino Foschi cercò un dodicesimo di esperienza da mettergli alle spalle e si scontrò col veto proveniente dall’alto. Una delle tante gocce che hanno fatto traboccare il vaso prima dell’inizio del campionato, portando all’arrivo di Daniele Faggiano. E persino Faggiano c’ha provato a prendere un altro portiere, salvo trovarsi con le mani incatenate e impossibilitato a fare mercato. Così si è arrivati a Posavec e Fulignati.
Fulignati è il vice di Posavec, ma non il vice costretto a fare l’eterna riserva. Stiamo parlando di un altro giovane, un giocatore alla prima occasione in Serie A dopo aver esordito tra i professionisti nella passata stagione. Uno che, qualora Foschi fosse riuscito a portare a casa un secondo portiere d’esperienza, sarebbe andato dritto in Serie B a trovare un minutaggio maggiore. Invece è rimasto e lo ha fatto con la speranza di trovare un po’ di spazio.
Lo ha trovato lo spazio, anzi c’ha pure perso tempo, visto che Posavec già da settimane non dava più garanzie. Dopo l’esordio con la Roma, però, Fulignati è stato rispedito in panchina. In pratica, dopo aver fatto vacillare la fiducia nei confronti del titolare, si è trattata la riserva come una pedina interscambiabile. Logica avrebbe imposto un minimo di fiducia in più, quantomeno per rivederlo in campo a Udine e poi ridiscutere tutto dopo la pausa. Invece no: si è creata ulteriore confusione.
Oggi, di fatto, il Palermo ha un portiere titolare senza quasi più fiducia e un vice accantonato dopo una sola partita. Due mosse che psicologicamente non si sa dove possano portare, se non al bruciare entrambi i giovani. Il tutto in una squadra che scivola ogni giorno che passa verso la Serie B senza che i due portieri possano farci qualcosa. E dire che persino a gennaio la decisione sul ruolo fu identica a quella estiva: fiducia ai due giovani. Due mesi dopo, la fiducia è andata perduta.
MA COME SI FA A NON CAPIRE CHE QUESTA E’ UNA RETROCESSIONE FORTISSIMAMENTE CERCATA ???? SONO STATI CREATI I PRESUPPOSTI PER NON FALLIRLA. LA DISAMINA DEGLI ULTIMI CINQUE ANNI DICONO DI DUE SALVEZZE ALL’ULTIMA GIORNATA E DUE RETROCESSIONI DALLA A ALLA B ED UNA PROMOZIONE DALLA B ALLA A. SE IL PADRONE AVESSE VOLUTO SALVARE QUESTA SQUADRA BASTAVA MOLTO POCO VISTA LA POCHEZZA DEL CAMPIONATO.
SOCIETA’ COME IL CHIEVO CHE HA POCHISSIMI SPETTATORI, UN MINOR INTROITO DI DIRITTI TV SI TROVA REGOLARMENTE A CENTRO CLASSIFICA. TRA L’ALTRO HA UN MONTE STIPENDI CHE NON HA NULLA DA INVIDIARE AL PALERMO. QUINDI ???????
TRA L’ALTRO IL PADRONE VUOLE CHE QUALSIASI COSA LUI DECIDA LA MATTINA GLI ALTRI DEBBANO SUBIRLO E SOPRATUTTO OSSEQUIARLO.
ma cosa dobbiamo commentare ancora se non l’ennesima frustazione e l’ennesimo madornale errore di Zamparini !!!