Gazzi: “Futuro? A giugno le valutazioni, Baccaglini…” – VIDEO
Tra campionato e la rivoluzione Baccaglini. Il Palermo è nella settimana che porta alla sfida contro il Cagliari, decisiva per la corsa salvezza. Alessandro Gazzi, però, non ammette distrazioni: “Personalmente rimango concentrato sul campo e sulle cose che ci sono da migliorare dal punto di vista tecnico – afferma in conferenza stampa -. Il resto lo teniamo in disparte, per ora c’è bisogno di fare punti e gli argomenti che vanno oltre al campo io personalmente li lascio in disparte. Del resto non sono interessato, penso ai miei compagni, all’allenatore e a quello che avviene sul campo“.
VIDEO – GAZZI IN CONFERENZA STAMPA
Domenica una gara da non sbagliare dopo la caduta di Udine. Una squadra che, sul campo, è apparsa demoralizzata: “Non è facile capire l’umore dello spogliatoio, abbiamo avuto tanti ragazzi impegnati con le nazionali. Piano piano ci raggiungeranno, ma oltre la partita di Udine dobbiamo cercare di lavorare a testa bassa. È un annata molto difficile, dobbiamo rimanere concentrati giorno per giorno per l’obiettivo che dobbiamo raggiungere“. Vincere per accorciare le distanze dall’Empoli: “Non dobbiamo fossilizzarci su di loro – il monito del centrocampista rosanero – . Ogni partita dobbiamo affrontarla nel migliore dei modi, a partire dalla partita contro il Cagliari. L’ultima spiaggia non sarà contro il Cagliari, il nostro obiettivo non è domenica ma lavorare bene giorno dopo giorno. Lavorando solo in questo modo, dando tutto, rimanendo concentrati e lavorando bene possiamo renderci conto di quello che possiamo fare per mettere in difficoltà i nostri avversari“.
Gazzi e tanti presidenti incontrati in carriera: “Il presidente Baccaglini è la persona che conosco meno. Ha grande entusiasmo, ma non posso valutare la sua gestione. Zamparini e Cairo? Ognuno ha il suo modo di fare per gestire la società, non saprei dare un giudizio su di loro. I risultati, però, parlano chiaro per tutti e due. Il presidente Cairo a Torino sta facendo grandi cose; Zamparini è qui dal 2002 ed ha portato il Palermo in traguardi mai raggiunti nella sua storia. I risultati parlano da soli, io non posso che essere contento di averli conosciuti e aver lavorato per loro“. Dal Torino al Palermo, una scelta della quale Gazzi non si pente: “Personalmente sto cercando di mettercela tutta, sono venuto qui sapendo che sarebbe stata un’annata difficile. Ho dei difetti e dei limiti, ma cerco sempre di mettercela tutta per dare un contributo a caccia dell’obiettivo che dobbiamo raggiungere“.
Palermo che, dentro casa, ha vinto solamente una gara in stagione: “Viste le difficoltà che abbiamo avuto quest’anno in casa, vincere dentro o fuori casa adesso diventa superficiale. Bisogna fare punti, a questo punto della stagione non conta dove si gioca. Una situazione del genere non mi è mai capitata in passato. Quest’anno, però, la Serie A vede una classifica diversa rispetto agli anni scorsi. Cinque-sei squadre lottano per la vetta, le ultime tre-quattro dati alla mano sono inferiori alle altre, anche rispetto a squadre che negli anni scorsi lottavano per la salvezza. La situazione è molto difficile, ma bisogna sempre inseguire in questi contesti“. E sulla contemporaneità con l’Empoli: “A me non cambia molto giocare prima o dopo l’Empoli, io tutta la concentrazione la metto sul campo e su quello che vivo personalmente“. E sul Cagliari, prossimo avversario dei rosanero: “Ha disputato finora un’ottima stagione – afferma – . Hanno delle qualità individuali in fase offensiva, ma sappiamo anche che hanno subito tanti gol. Dobbiamo sfruttare le loro piccole debolezze per cercare di fare punti“.
Venerdì il “Barbera” tutto esaurito per la Nazionale, Gazzi si augura che possa tornare lo stesso entusiasmo anche per le gare casalinghe dei rosanero: “Lo stadio contro l’Italia era fantastico. L’entusiasmo per la nazionale è stato importante, ma anche gli albanesi erano presenti. Non c’è mai stata una grande affluenza di pubblico al Barbera quest’anno, noi abbiamo cercato sempre di dare il meglio nonostante l’affluenza non sia come quella degli anni scorsi. Per dare qualcosa in più servirebbe qualche spettatore in più, soprattutto per i giovani che hanno bisogno di una spinta. Spero che la risposta dei tifosi per la chiamata del club sia importante“. Chiosa finale sul suo futuro: “Non ho mai pensato alla retrocessione, non mi sono posto questi problemi. Attendiamo giugno e poi valuteremo con la società e le eventuali conseguenze derivanti dal risultato sul campo“.