Dybala: “Contento per il rinnovo, qui non è come a Palermo”
Giornata storica per Paulo Dybala che rinnova fino al 2022 con i colori bianconeri. Poco dopo la firma l’ex giocatore del Palermo ha commentato le sue emozioni in un’intervista al sito ufficiale: “Oggi abbiamo una bellissima notizia che è stata la firma del nuovo contratto della Juventus, altri cinque anni da trascorrere insieme e sono molto contento e fiero di essere in questa squadra. E’ difficile da immaginare, ci sono state tante cose positive, tante gioie insieme e non si vedono sempre. In questa settimana sto vivendo delle emozioni molto importanti, molto particolari e sono strafelicissimo per quello che sono riuscito a fare, per quello che sto facendo per la società e anche per i tifosi”.
L’argentino racconta i suoi momenti più belli, sopratutto i primi giorni emozionanti dopo il trasferimento dalla Sicilia: “Penso che il momento più bello che ho vissuto con la Juventus è stato la prima firma sul contratto quando sapevo che sarei diventato parte di questa società, perché arrivare in una squadra come la Juventus per quello che rappresenta nel mondo sono emozioni che non dimenticherò mai più. Tutto il resto arriva di conseguenza. Sono stati dei giorni emozionanti, arrivare alla Juve è una cosa che uno pensa da bambino quando inizia a giocare a calcio, giocare in una grande squadra europea. Poi per noi che veniamo dall’Argentina, i primi giorni di allenamento quando ancora non erano arrivati tutti, ero da solo, le prime corse, le prime partite, tutti ricordi che non dimenticherò mai, che ho vissuto con grande emozioni e vivo ancora in questa maniera”.
… Anche se all’inizio sembrava non riconfermarsi quello che era stato a Palermo, anche perché Allegri lo teneva in panchina: “Sicuramente il mister sapeva cosa stava facendo. Mi ha dato il tempo giusto per capire e conoscere questa squadra e non è lo stesso come a giocare a Palermo, con tutto il rispetto qua si gioca sempre per vincere cose importanti e il mister mi ha dato tempo per l’inserimento, fortunatamente tutto è andato bene e grazie ai miei compagni e lui le cose sono andate al meglio. E’ una posizione che mi piace, già ci giochiamo in Argentina nel settore giovanile, quindi conosco il ruolo poi il mister mi ha dato tante opzioni in cui muovermi, tanta libertà e sto riuscendo a fare quello che mi piace, mi diverto, ho grandi compagni affianco che mi aiutano e mi sento bene, questo poi è molto importante per entrare in campo con tranquillità e giocare nel modo più semplice possibile”.
Poi ha raccontato della finale di Berlino e delle sue ambizioni: “Pensavo solo alla partita, a quello che potevo fare, quello che poteva succedere, ad immaginarla già dal riscaldamento, quando eravamo in ritiro perché sapevamo che loro sono una squadra così forte che non ci potevamo rilassare e pensare che sarebbe stata una partita tosta durante i 90 minuti ed è stato così. Poi noi abbiamo preparato la partita molto bene, avevamo tanta fame, tanta grinta e per questo abbiamo conquistato il risultato. Io sempre ringrazio quando parlano di me ma secondo me devo lavorare ancora tanto, sono affettuose le parole di Gigi ( che dice che lo vede tra i primi 5 al mondo, ndr), ma devo continuare a lavorare, dare il meglio di me e insieme a li cercare di permettere a questa squadra di alzare trofei”.