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Cerantola: “Bologna? Impossibile dimenticare, il presidente Barbera…”

Abbiamo lasciato Totò Vullo e tutto il suo rammarico nel ricordare quella maledetta finale del 23 Maggio 1974 contro il Bologna. Un altro protagonista di quella gara è l’ex difensore Aldo Cerantola (in rosanero 119 presenze tra il 1973 ed il 1979) che apre l’album dei suoi ricordi con una frase secca e decisa: “Da quel giorno quello vestito in nero non ha più messo piede a Palermo,  anche se, con tutta onestà devo ammettere che anche noi abbiamo messo del nostro non concretizzando una serie infinita di occasioni di cui un paio veramente clamorose. Poi al 90° l’episodio del rigore che ci ha letteralmente tagliato le gambe”.

Tanta amarezza per quella finale persa, e 40 anni dopo far finta di dimenticare per Cerantola è impossibile: “Lei mi dice del fallo laterale invertito, io non ricordo ma ho scolpito benissimo  nella mia mente la vergognosa pantomima che ha piantato Bulgarelli con Arcoleo, si è sentito solo urlare e fischiare ci siamo girati e abbiamo visto l’arbitro, che era quasi a metà campo, indicare il dischetto.”

“Ricordo bene che dopo aver combinato la frittata, l’arbitro Gonella non ci ha fatto più giocare anche se loro essendo rimasti in 10 per l’espulsione di Vieri non hanno mai  tiro in porta – ammette Cerantola – Per dirla tutta non l’hanno mai fatto per tutta la gara, peccato perché era una partita che gestivano con la massima serenità”.


Non solo il ricordo di quella dannata finale, Cerantola ha anche ricordi positivi dell’esperienza a Palermo ed una chicca sul presidente Barbera: “Del periodo a Palermo ricordo lo stadio sempre pieno con la gente che dal campo sembrava “pressata” sugli spalti era ogni Domenica uno spettacolo. Barbera era uomo meraviglioso, di una sensibilità unica ed esagerata, caratteristiche che forse nel calcio non vanno bene.”

Oggi Cerantola va in giro facendo l’osservatore per il Cittadella, forse chissà, un po’ di merito della splendida stagione in serie B della squadra veneta gli appartiene.

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