Sorrentino: “Gioco fino a 40 anni, quando smetterò mi verrà l’ansia…”
Non si è ancora ritirato, ma ha già voluto mettere per iscritto la sua carriera, le sue esperienze, la sua vita. E’ da poco uscito l’autobiografia del portiere di Serie A, Stefano Sorrentino, intitolato “Gli occhi della tigre”, una sorta di titolo della sua vita. Roba da chi sta per ritirare, appendere i guanti al chiodo, ma Stefano no, Stefano ha voglia di giocare ancora e ha già fissato il suo prossimo obiettivo:
Lo so, di solito si scrive la propria biografia appesi i guanti al chiodo, ma manca poco anche per me… Però, voglio parare in Serie A fino a 40 anni e spero di raggiungere questo mio obiettivo”. Ha dichiarato l’ex Palermo a TuttoSport.
Sul titolo dato alla sua autobiografia: “Ma io li ho presi da Rocky, il pugile: mi danno forza e coraggio. E li ho messi anche sotto la divisa… Mi dicevo: si cambiano i portieri e io resto… titolare, una sfida nella sfida che si rinnova da anni e mi tiene sul pezzo. Ogni giorno, così, provo a dimostrare che non sono il più scarso del campionato”.
Infine conclude sul suo futuro dopo il ritiro: “In realtà ancora non lo so, perché mi sento ancora tanto calciatore. Quel giorno, però, arriverà. E credo mi verrà un po’ di ansia, ne patirò, è sicuro. Adesso, ogni tanto ti viene da dire: mamma mia che palle i ritiri, poi mancheranno, lo so; sono parte della mia quotidianità da quando ero ragazzino. Non so se resterò nel mondo del calcio. Non mi vedo allenatore, comunque, forse più dirigente-manager, ma non si sa mai… Quando sono tornato, ho firmato un triennale con opzione, mi sono chiarito con il presidente Campedelli che stimo e con i tifosi. Voglio concludere con questi colori la mia carriera”.